L’intera flotta europea in una mobilitazione senza precedenti – L’intera flotta di pesca europea, sotto il coordinamento di EBFA (European Fisheries and Fund Alliance), e con il supporto di Europêche e EAPO si prepara per la grande protesta finalizzata a manifestare disappunto al veto sulla pesca di fondo con la chiusura di 87 zone di pesca, attualmente al vaglio, e soprattutto l’indignazione generata dal Piano d’azione e dalla proposta di vietare la pesca a strascico nelle AMP nel 2030. Si protesta contro la Commissione europea e in particolare contro le decisioni di Virginijus Sinkevičius.
Alle ore 12:00 del 9 maggio, Festa dell’Europa, le navi ormeggiate nei porti dell’UE, dall’Atlantico al Mediterraneo, faranno sentire all’unisono le loro sirene. L’obiettivo è che le immagini e i video inondino i social network e i clacson risuonino direttamente negli uffici della DG Mare.
EBFA, che ha già approvato la mobilitazione nel suo CdA, sottolinea che si tratta di un’azione “aperta a tutto il settore“. “È la pesca europea che sta manifestando”, sottolinea il presidente dell’alleanza, Iván López van der Veen, che invita l’intero settore, dall’alto al basso, a unirsi all’atto di protesta.
Il presidente dell’EBFA, che ricorda l’importanza di documentare la mobilitazione e trasferirla sui canali social per ampliare la portata della protesta, sottolinea che l’obiettivo è quello di “mostrare” i problemi che la pesca sta affrontando a causa delle politiche comunitarie e di coinvolgere la società nel fatto che il settore della pesca, fornitore di alimenti di base sostenibili, guarda al suo futuro con preoccupazione.
L’intera flotta europea in una mobilitazione senza precedenti