“Il Mar Mediterraneo è particolarmente ricco di specie provenienti principalmente dall’Oceano Atlantico ma anche di endemismi, come ad esempio la pianta marina Posidonia oceanica, che forma estese praterie lungo gran parte del suo perimetro costiero. Recenti stime indicano che il Mar Mediterraneo ospita tra 15000 e 20000 specie marine, corrispondenti al 4-18% delle specie marine mondiali a seconda del gruppo tassonomico considerato. Si tratta di cifre importanti, tanto più se si pensa che il Mediterraneo rappresenta soltanto lo 0,82% in superficie e lo 0,32% in volume dell’oceano mondiale. Diversi autori hanno pertanto affermato che il Mediterraneo è un “punto caldo” (hot spot) della biodiversità mondiale (Coll et al., 2010)”.
“Uno dei fattori di pressione più importanti sull’ambiente marino e sulle sue risorse riguarda le attività di pesca. Nel periodo 2007-2014 la larga maggioranza degli stock ittici monitorati è stata valutata “in stato di sovrasfruttamento da parte della pesca” (mortalità indotta dalla pesca superiore a quella associata ad uno stato di “sfruttamento sostenibile delle risorse ittiche”). Nel 2013 gli stock in sovrasfruttamento raggiungono il 95% del totale (valutati mediante stock assessment), mentre nel 2014 hanno subito una lieve flessione passando all’88%”.
I sopracitati sopno due estratti dal Primo rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia, previsto dal “Collegato Ambientale (L.221/2005) e consegnato dal Ministro dell’Ambiente al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia, affronta il legame tra lo stato dell’ecosistema, il benessere sociale e le prospettive economiche.
Frutto del lavoro del Comitato per il Capitale Naturale, cui hanno partecipato nove ministeri, cinque istituzioni di ricerca pubbliche, Regioni, Comuni e nove esperti scientifici, il Rapporto raccoglie le informazioni rilevabili sullo stato di conservazione di acqua, suolo, aria, biodiversità ed ecosistemi, avviando un modello di valutazione del Capitale Naturale. Questo viene inquadrato all’interno di cinque Ecoregioni terrestri: Alpina, Padana, Appenninica, Mediterranea Tirrenica e Mediterranea Adriatica. A queste, si aggiungono le Ecoregioni marine del Mediterraneo che interessano l’Italia (Mare Adriatico, Mare Ionio e Mediterraneo Occidentale).