Lo scorso 29 giugno 2016 il Consiglio dei Ministri della pesca e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico che va a modificare le regole attualmente in vigore per gli stock di merluzzo bianco (un piano a lungo termine, noto anche come il piano di ricostituzione del merluzzo bianco, in vigore dal 2008).
Il progetto di regolamento concordato interrompe il regime di sforzo in quanto impedisce la piena applicazione dell’obbligo di sbarco nelle aree interessate dal piano, garantendo così una maggiore flessibilità ai pescatori. Inoltre semplifica le norme in materia di limiti di cattura ammissibili e li porta in linea con la nuova politica comune della pesca, ciò in attesa di una nuova serie di più piani di gestione permanenti che interesseranno rispettivamente il Mare del Nord e Nord occidentale.
Sia il Parlamento europeo sia il Consiglio dei Ministri hanno sottolineato che le misure sulla selettività e la riduzione degli scarti che sono stati sviluppati nell’ambito del piano di ricostituzione del merluzzo bianco devono essere mantenute o sviluppate ulteriormente, in quanto possono facilitare l’introduzione progressiva dell’obbligo di sbarco per le specie demersali iniziata all’inizio di quest’anno.
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