Oceana ha invitato l’Unione europea e i suoi Stati membri a raddoppiare immediatamente gli sforzi per recuperare gli stock ittici. Questo immediatamente dopo la pubblicazione da parte della Commissione europea della relazione annuale sulle possibilità di pesca e i dati sullo stato degli stock ittici nell’Unione europea.
“Se vogliamo avere qualche possibilità di raggiungere gli obiettivi di pesca MSY (rendimento massimo sostenibile) nell’UE entro il 2020 si devono decidere i contingenti di pesca annuali basandosi rigorosamente ed esclusivamente su pareri scientifici e non attraverso la contrattazione dei singoli Stati membri.” A dichiararlo Lasse Gustavsson, direttore esecutivo di Oceana in Europa.
I dati hanno mostrato che la metà delle risorse ittiche nell’Atlantico Nord-Est è sovrasfruttata e tutti gli stock ittici del Mediterraneo sono ormai sovrasfruttati. I pesci più commerciali come il merluzzo bianco del Mar Baltico e del Mare del Nord, l’aringa delle acque nord-occidentali, gli scampi delle acque sudoccidentali e il merluzzo del Mar Mediterrraneo, sono sotto i livelli precauzionali raccomandati da scienziati marini.
Oceana ha esortato la Commissione europea e il Consiglio dell’Unione europea a raddoppiare gli sforzi per recuperare gli stock ittici e spazzare via la pesca eccessiva. Adottare per il 2017, come previsto, quote di pesca per il Nord Est Atlantico sulla scorta di consulenze scientifiche e in linea con gli obiettivi della PCP potrebbe non essere sufficiente. Oceana sottolinea che nel Mar Mediterraneo dovrebbero essere messe in atto immediatamente misure d’emergenza supplementari per affrontare la pratica decennale della pesca eccessiva che ha portato alla diminuzione delle scorte e un alto crollo biologico dei pesci commerciali chiave.