Oceana, associazione internazionale che si occupa della difesa dei mari e degli Oceani, definisce il nuovo quadro di misure tecniche proposte ieri dalla Commissione europea come un’opportunità per ridurre gli impatti delle attività di pesca, ma mette in guardia circa il rischio di non riuscire a definire degli obiettivi. Questa nuova serie di regole stabilirà come, dove e quando i pescatori potranno operare, ma per la prima volta verranno adattate alle varie specificità di pesca europea.
“Le proposte della Commissione si muovono verso la semplificazione, la regionalizzazione e i principi basati sui risultati. Questo approccio innovativo è una mossa positiva, ma solo veramente si mira a ridurre le catture indesiderate e a ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente marin”, sostiene Lasse Gustavsson, direttore esecutivo di Oceana in Europa. “Ai sensi del regolamento proposto, potrebbe rimanere legale pescare i pesci che non hanno ancora raggiunto la maturità riproduttiva. Questo deve finire. Attività di pesca mirate portano a un ambiente più sano che produrrà più posti di lavoro nel settore”.
La proposta della Commissione dovrà ora essere discussa dal Parlamento europeo e dai ministri europei della Pesca.
Oceana sostiene che nella bozza finale delle misure tecniche del regolamento quadro, al fine di sfruttare le risorse ittiche in modo più sostenibile e proteggere gli ecosistemi marini, dovrebbero essere incluse anche le seguenti disposizioni:
• Stabilire come obbligatori gli standard minimi e le linee guida chiare per il processo di regionalizzazione.
• Fissare obiettivi basati sui risultati ambiziosi che garantiscono la conservazione del novellame di specie bersaglio, evitando le specie indesiderate, e proteggere gli ecosistemi.
• Al fine di proteggere il novellame, impostare taglie minime di sbarco e le dimensioni minime di riferimento per il raggiungimento della maturità riproduttiva.
• Limitare, spazialmente o temporalmente, alcune attività di pesca per proteggere gli habitat essenziali di pesce, le aggregazioni giovanili e / o habitat e delle specie vulnerabili.