Sainsbury’s, Tesco e Co-op sono le prime catene di supermercati del Regno Unito a sottoscrivere la Carta per la trasparenza della ONG Environmental Justice Foundation, che è un tentativo di porre fine alla pesca illegale e alla schiavitù in mare.
Il documento è concepito per garantire che i supermercati mantengano le catene di approvvigionamento del pesce libere dalla pesca illegale e dagli abusi dei diritti umani.
Questi tre importanti rivenditori, insieme rappresentano oltre la metà delle vendite di generi alimentari nel Regno Unito. La ONG intanto sta avendo altri confronti positivi con diversi altri supermercati e spera di annunciare presto ulteriori adesioni.
Le violazioni dei diritti umani e le pratiche illegali di pesca stanno minando l‘industria globale del settore. In questo caso la trasparenza in tutti i passaggi, a partire proprio dalla regolarità e dalla sicurezza dei lavoratori concorrono a garantire etica e sostenibilità delle pratiche di cattura.
Le catene di supermercati svolgono un ruolo importante lungo la filiera, si pongono come anello di congiunzione tra l’offerta e la domanda e possono chiedere e determinare un vero cambiamento.
L’accordo sottoscritto raccomanda ai rivenditori la scelta di fornitori che non siano collegati a pratiche di pesca illegale o non etiche lungo tutta la catena di approvvigionamento. La tracciabilità in questo caso svolge un ruolo determinante poiché riesce a fare luce lungo tutta la catena, dalla cattura del pesce fino al piatto.
Il documento sottoscritto invita all’adozione dei dieci principi per la trasparenza globale nel settore della pesca individuati dalla Ong EJF.