Mentre è in corso la riunione annuale dell’ICCAT in Marocco, un gruppo internazionale di organizzazioni non governative chiede alla Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tunnidi Atlantici di espandere un programma di osservazione sulle navi con palangari. Attualmente, l’organizzazione osserva il cinque per cento del settore dei palangari. L’ International Seafood Sustainability Foundation vorrebbe che il campione fosse aumentato al 20% al fine di valutare meglio la quantità di catture accessorie.
La richiesta è solo una di quelle che la fondazione sta spingendo alla conferenza, iniziata martedì 14 novembre a Marrakech.
L’ISSF ambisce a una migliore gestione degli stock ittici. “L’ICCAT ha compiuto notevoli progressi l’anno scorso accettando di mantenere i livelli di cattura totali ammissibili per gli stock di tonno pinna gialla e tonno obeso, che hanno subito uno sfruttamento eccessivo negli ultimi anni”, ha detto il presidente di ISSF, Susan Jackson. “Ma il comitato scientifico dell’ICCAT stima che i limiti di cattura per le due specie fossero superiori nel 2017, rispettivamente dell’11% e del 16%. La situazione deve essere affrontata.”
Le raccomandazioni dell’ISSF arrivano dopo la richiesta della International Pole and Line Foundation di prevedere riduzioni delle quote di tonno pinna gialla e tonno obeso. Secondo l’IPLF, il piano di ricostruzione del tonno obeso ha una probabilità di fallimento del 62%.
Mentre le organizzazioni non governative cercano la riduzione o il mantenimento delle attuali quote, i Paesi membri stanno chiedendo l’aumento dei limiti di cattura, in particolare un aumento del 50% del tonno rosso, che consentirebbe di raggiungere un massimo di 36.000 tonnellate entro il 2020.