Raggiunto accordo provvisorio su accesso acque dell’Unione – La presidenza ceca del Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sul regime di accesso dei pescherecci alle acque territoriali degli Stati membri.
L’accordo provvisorio estende per altri dieci anni le regole di accesso alle acque dell’Unione,che stavano per scadere a fine anno. Se adottato, l’accordo entra in vigore il 1° gennaio 2023.
L’accordo garantisce che le attuali restrizioni non scadranno alla fine dell’anno e non porteranno all’accesso illimitato alle acque degli Stati membri.
“Era un accordo molto urgente. Siamo riusciti a evitare il caos nelle acque territoriali degli Stati membri e nel contempo a garantire continuità, certezza e stabilità a tutte le flotte pescherecce e ai pescatori. L’equilibrio sviluppato nell’Unione sotto l’attuale regime non verrà interrotto, il che è sicuramente un’ottima notizia”, ha detto Jaroslav Zajíček, rappresentante ceco.
Come sottolineato dall’accordo provvisorio, queste restrizioni all’accesso sono parte integrante della Politica Comune della Pesca (PCP). La durata e la portata di tale estensione possono essere riviste nel quadro di qualsiasi futura revisione della PCP, previa valutazione del funzionamento della politica. La Commissione valuterà le norme generali sull’accesso alle acque prima della scadenza delle attuali deroghe, entro il 30 giugno 2031.
L’accordo provvisorio chiarisce ulteriormente l’accesso delle navi italiane all’area da 6 a 12 miglia nautiche delle acque territoriali greche del Mar Ionio e della ZEE greca e mantiene le condizionalità esistenti per quanto riguarda il reciproco accesso delle flotte croate e slovene a le rispettive acque.
L’accordo politico provvisorio deve essere adottato dal Consiglio e dal Parlamento europeo.
Raggiunto accordo provvisorio su accesso acque dell’Unione