Alla fine del mese scorso, il repubblicano americano Blake Farenthold ha presentato la legge “Proteggere i pescatori onesti del 2017“. La legislazione richiede che tutto il pesce venduto in America sia rintracciabile dal momento in cui è stato catturato al momento in cui è stato servito.
Secondo le normative vigenti, gli importatori non devono fornire lo stesso livello di informazione dei pescatori nazionali.
“I pescatori americani non dovrebbero essere svantaggiati rispetto a quelli stranieri, soprattutto qui negli Stati Uniti”, ha detto il repubblicano in una dichiarazione.
“Non sarebbero solo i pescatori a beneficiare della legislazione. I consumatori trarrebbero vantaggio dalla riduzione delle frodi”, ha dichiarato Beth Lowell (Oceana).
Gli studi condotti dal gruppo ambientalista hanno indicato che fino a un terzo di tutto il pesce acquistato nei ristoranti o nei mercati è stato erroneamente etichettato. Nella maggior parte dei casi, i consumatori finiscono per comprare involontariamente pesce e crostacei più economici di quelli previsti e pagati.
Il disegno di legge di Farenthold completerebbe la regolamentazione istituita dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Seafood Import Monitoring Program) che richiede agli importatori, a partire dall’anno prossimo, di tenere una documentazione per dimostrare l’autenticità di alcune specie ittiche. Più del 90% del pesce venduto nel paese viene importato, tuttavia, i funzionari federali ne controllano meno del due per cento.
“Senza la tracciabilità su tutta la catena completa i consumatori continueranno a essere ingannati “, ha dichiarato Lowell. Tuttavia, Lori Steele, direttore esecutivo della West Coast Seafood Processors Association, ha definito la misura inutile, teme che le organizzazioni non governative potrebbero utilizzare il disegno di legge per imporre ulteriori restrizioni all’industria della pesca, come impedire l’uso di determinati metodi o attrezzature durante la cattura dei pesci.