Da oggi e fino al 14 ottobre si ferma l’attività di pesca siciliana praticata nelle acque entro le dodici miglia dalla costa. Il fermo biologico dovrebbe facilitare la ricostruzione degli stock ittici e coincide con la stagione riproduttiva di varie specie presenti nelle acque siciliane. Il fermo interessa solo la pesca a strascico e non inciderà sulle altre tecniche.
A non restare coinvolte nel fermo anche quelle imbarcazioni dedite alla cattura di gamberi e scampi, che per scelta hanno osservato il fermo dal 10 agosto al 10 settembre.
Intanto nei giorni scorsi in Sicilia è stato sottoscritto un accordo tra Banca Monte dei Paschi di Siena, assessorato regionale Agricoltura e Pesca Mediterranea e associazioni del settore ittico, per meglio agevolare i progetti d’investimento finanziati con il FEAMP. Dell’accordo si sono detti soddisfatti Dario Cartabellotta, direttore del Dipartimento regionale Pesca e Natale Amoroso, presidente dell’Organizzazione dei produttori di Trapani.
“L’accordo tra Mps e Regione per l’accesso al credito da parte delle aziende ittiche – ha chiarito l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Antonello Cracolici – permetterà da una parte di costruire una politica di sviluppo per l’indotto del mare in grado di liberare risorse, idee ed energie e dall’altra di rispondere ad una domanda di semplificazione, chiesta a gran voce dalle imprese, anche nei rapporti con gli istituti di credito”.
Per la prima volta in Sicilia le aziende che parteciperanno ai bandi del Feamp verranno incentivate ad investire attraverso nuovi strumenti finanziari che permetteranno di avere preventivamente la possibilità di copertura finanziaria prima del decreto di finanziamento pubblico ed evitare ai beneficiari dei fondi europei di perdere opportunità di investimento per mancanza di liquidità.