Sono circa 800 i pescatori del golfo di Termini Imerese (Pa) che operano con circa 400 natanti e praticano un tipo di pesca artigianale tutto l’anno. E se si considera anche l’indotto gli occupati nel settore sono più di 1.500. Negli ultimi anni, con la chiusura della pesca al pesce spada con la rete detta delle «spadare» si è assistito ad una rapida crisi del comparto e sempre più pescatori stanno abbandonando l’attività tramandata nei secoli. Sono alcuni dei dati emersi a Termini Imerese, durante la «Festa del Mare», la tre giorni di workshop, laboratori gastronomici per adulti e bambini, cooking show, convegni e degustazioni che mira alla valorizzazione del pesce azzurro, delle politiche a sostegno della marineria locale e alla promozione e tutela del territorio nell’ottica di un’offerta turistica integrata.
Diffondere la conoscenza delle specie ittiche minori e del pesce azzurro; promuovere il suo consumo coinvolgendo sia i consumatori che gli operatori della ristorazione; sensibilizzare i produttori alla sostenibilità degli strumenti di cattura e alla stagionalità del pescato; creare un rapporto di stretta collaborazione tra gli operatori del settore con iniziative congiunte a tutela del mare. Sono questi gli obiettivi principali dell’iniziativa, realizzata dal Comune di Termini Imprese, grazie alla capacità dell’Amministrazione comunale di intercettare i fondi ministeriali del ministero delle Politiche Agricole e Forestali e del Fep 2007-2013 (Fondo Europeo della Pesca), che si svolge in un vero e proprio «villaggio del mare», allestito nella zona della Marina: all’interno un’area convegno, un’area degustazione, uno spazio ludico dedicato ai bambini e un’area per gli operatori commerciali presenti negli stand.
Fonte GDS.it