“Finalmente arrivano i decreti di pagamento dell’arresto temporaneo pesca 2015 e, con l’inizio del periodo di fermo pesca temporaneo sul Tirreno inferiore, siamo al terzo atto della misura cautelativa di sostegno all’ambiente e stock ittici, sempre sperando che, con il senno del poi, i nostri pescatori possano recuperare maggiore economia e mare più prospero di pesce”, questo è quanto si legge in una nota di UNCI Agroalimentare.
Finite le ferie, per chi le fa, il rientro fa registrare un dato statistico nuovo, un maggior consumo di prodotti ittici. Qualcuno sostiene che lo stress da ripresa lavoro vada combattuto con un bel fritto o una parmigiana di alici e, a tal proposito, UNCI Agroalimentare sostiene che va incentivata l’opportunità di un maggior consumo di alici purché pescate dai nostri pescatori e con barche italiane.
“Ma in questo momento le flotte della nostra Penisola sono in fermo pesca temporaneo, almeno stando al decreto sui piccoli pelagici. Quindi aspettiamo il fine mese per ridare fiato ai nostri pescatori della circuizione e a portare a tavola l’antistress italiano. Intanto auguriamo una buona ripresa dei lavori alla commissione pesca”, conclude l’Associazione.