Acquacoltura e pesca lucane si rimpinguano con oltre 112 mila euro. La Giunta regionale ha anche approvato una manifestazione di interesse relativa alla promozione di nuovi operatori dell’acquacoltura sostenibile.
“Oltre 112 mila euro per favorire la trasformazione dei prodotti della pesca e acquacoltura e la loro commercializzazione e una manifestazione di interesse per favorire l’insediamento di nuovi imprenditori acquicoli. Sono queste le due azioni a valere sul Po Feamp 2014-2020 che vengono attivate al fine di creare economia, occupazione e benefici sociali sia dai prodotti provenienti dai nostri circa 70 km di costa che si affacciano su due mari che dall’acquacoltura.”
Lo rende noto l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia.
“La Regione Basilicata mette a disposizione delle micro, piccole e medie imprese del settore – prosegue Braia – attraverso il bando relativo alla Misura 5.59, le risorse per incentivare il raggiungimento di uno tra gli obiettivi strategici dell’Unione Europea per una crescita intelligente e sostenibile.
Sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale, risparmio energetico, innovazione e promozione della competitività delle aziende lucane che operano nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e da acquacoltura. Sono queste le direttrici principali del sostegno destinato alle aziende del settore dell’intero territorio regionale. Un tassello che si aggiunge alle azioni messe in campo nel comparto agricoltura, pesca e foreste regionale.
Il bando del Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), approvato dalla Giunta regionale e che sarà pubblicato sul prossimo Bur, – evidenzia Braia – prevede la realizzazione di investimenti a ciò finalizzati oltre che al miglioramento della sicurezza, all’igiene e delle condizioni di lavoro, favorendo l’innovazione delle strutture e dei processi produttivi e la possibilità di lavorare i sottoprodotti derivanti da attività di trasformazione principale, di prodotti dell’acquacoltura biologica e di prodotti provenienti da catture commerciali non destinate al consumo umano. Previsti investimenti per realizzare prodotti, processi, sistemi di gestione nuovi o migliorati.
Per le imprese acquicole di nuova costituzione, nell’ambito del territorio lucano, la Giunta regionale, ha approvato inoltre una manifestazione di interesse, sempre a valere del Po Feamp 2014-2020, Misura 2.52, relativa alla promozione di nuovi operatori dell’acquacoltura sostenibile.
Prima di attivare il bando, cui saranno destinati 188mila euro, – conclude l’assessore Luca Braia – si è ritenuto opportuno procedere con un avviso esplorativo per valutare l’interesse del territorio a voler intraprendere nuove attività acquicole. L’obiettivo è quello di favorire un’acquacoltura sostenibile sotto il profilo ambientale ed efficiente in termini di risorse oltre che innovativa e competitiva”.