Alcuni dei messaggi emersi durante il Global Outlook on Aquaculture Leadership (GOAL) che si è tenuto dal 19 al 22 settembre a Guangzhou, in Cina, dovrebbero avere risonanza a livello globale poiché potrebbero risultare incisivi allo scopo di promuovere il prodotto ittico.
“Invece di attaccarsi a vicenda, i diversi settori dell’industria ittica dovrebbero unirsi per fare crescere i consumi”, ha detto nel suo intervento Jennifer Wandler della US Foods.
“Il settore della pesca non dovrebbe stroncare l’acquacoltura, quello dedito al commercio di pesce fresco non dovrebbe colpire quello che si occupa di congelato. Il consiglio è di non disprezzare gli altri prodotti, ma sottolineare i vantaggi del vostro “, ha detto Wandler.
Sul fronte commerciale, il settore della pesca ha alcuni vantaggi rispetto all’acquacoltura.
“La pesca selvaggia ha una storia romantica”, ha detto Maisie Ganzler, del Bon Appétit Management Company, di proprietà di Compass Group e che fornisce servizi di caffetteria e ristorazione per aziende, scuole e università.
“Sui pescherecci ci sono persone, film e libri raccontano di loro.” Al contrario, il settore dell’acquacoltura ha storie meno romantiche da raccontare.
Il settore dell’acquacoltura ha bisogno di raccontare storie più affascinanti e di coinvolgere maggiormente il consumatore, il marketing non può essere trascurato. “Spesso, la raffinatezza nella produzione [nel settore ittico] non si è tradotta in marketing”, ha detto Joe Zhou, di Red Lobster Seafood Company.
Sostanzialmente possiamo sostenere due concetti importanti:
– c’è bisogno di un messaggio promozionale unitario, non è in corso una guerra tra la pesca e l’acquacoltura.
– ci vuole maggior forza nella commercializzazione del prodotto proveniente dall’acquacoltura creando maggiore enfasi nel raccontarne la storia.