Un patto per la tutela e valorizzazione degli stagni locali e il rilancio del comparto ittico di Oristano è al centro della recente iniziativa avviata da dalla Legacoop e dai Consorzi dei pescatori nel corso di un’assemblea in videoconferenza alla quale sono intervenuti diversi operatori del settore e rappresentanti della politica. Il deputato Luciano Cadeddu, componente della Commissione agricoltura della Camera, e gli assessori regionali all’agricoltura e pesca, Gabriella Murgia, e all’ambiente, Gianni Lampis stanno tentando di affrontare le modalità di valorizzazione del mondo ittico per la crescita economica di Oristano.
Il presidente di Legacoop Oristano, Gabriele Chessa, ha chiesto proprio agli amministratori regionali un confronto urgente per l’esame dei problemi ancora insoluti. Una richiesta condivisa dal presidente di Legacoop Sardegna, Claudio Atzori, che ha insistito sulla necessità di un’intesa tra pubblico e privato e ha parlato dell’esigenza che Regione e Parlamento intervengano a modificare le norme, per assicurare una soluzione rapida alle questioni segnalate dai rappresentanti dei pescatori e da alcuni amministratori locali, intervenuti all’assemblea. Alberto Porcu, presidente della Cooperativa pescatori Sant’Andrea di Arborea, ha richiamato, ad esempio, la delicata situazione dello stagno di S’Ena Arrubia: 190 ettari e tre scarichi di acqua dolce. “Sono necessari degli interventi immediati, per evitare che tutto questo si ripeta”, ha affermato Alberto Porcu, mentre Antonio Loi, presidente del Consorzio pesca di Marceddì, ha denunciato un altro problema legato al sistema idrico del Terralbese: il canale della strada 17, che non viene pulito da circa 20 anni. Loi ha lamentato l’eccessiva burocrazia, causa di ritardi enormi nella soluzione dei problemi.
Carlo Sanna, presidente del Consorzio Marè Pontis, ha confermato che i problemi della laguna sono molteplici, a partire dalla presenza incontrollata dei cormorani e dai risarcimenti inadeguati, che non riescono a coprire i danni subiti. “Il rinnovo delle concessioni è stato un buon traguardo ma viene difficile riuscire a programmare fino al 2033”, ha detto Sanna, concordando con gli altri presidenti delle cooperative sulla necessità di una legge regionale che permetta realmente alle imprese di fare piani per il futuro.