Secondo Tumay Cetiner della Aegean Exporters Association, che rappresenta i produttori di spigole delle zone più importanti sulla costa dell’Egeo, la Turchia intende soddisfare la cresente domanda di spigole in Cina. La grande campagna pubblica messa in atto dalla Turchia ha l’obiettivo di guidare anche le le esportazioni di orate, cozze e granchi in Cina.
“Siamo fortunati di poter fornire sia pesce selvaggio sia d’acquacoltura”, ha detto Cetiner. L’AEA quest’anno ha presenziato a tre importanti fiere dedicate al settore ittico in Cina, che, negli ultimi anni, è alla continua ricerca di specie ittiche alternative per soddisfare il crescente consumo locale.
L’import di prodotto ittico nel paese più popoloso del mondo dipende strettamente dalla crescita del redito pro-capite ma anche da una sempre più lunga moratoria sulla pesca nelle proprie acque.
Cetiner ha fatto sapere che la sua organizzazione vede anche un potenziale “a lungo termine” in Africa per i prodotti ittici turchi. La Cina è all’ottavo posto tra le destinazioni di esportazione per la spigola di mare dalla Turchia.