Dopo quasi un anno di dibattito, il Perù ha aderito alla lotta globale contro l’inquinamento plastico.
Con un voto unanime all’inizio del mese di dicembre, il Congresso del Perù ha approvato un’ambiziosa legge nazionale per scoraggiare e ridurre significativamente la plastica monouso.
La nuova legislazione regola il consumo e la produzione di articoli usa e getta, come sacchetti di plastica, cannucce, pacchetti di polistirolo espanso e vasellame di plastica. Questi articoli da imballaggio non riutilizzabili comprendono circa il 40 percento di plastica prodotta in tutto il mondo e sono la fonte primaria di inquinamento marino.
“Questa è una grande notizia per tutti i peruviani”, ha detto Carmen Heck di Oceana Perù. La storica vittoria è arrivata dopo che Oceana, il Ministero dell’Ambiente e 13 migliori chef peruviani hanno lanciato una campagna pubblica lo scorso ottobre, facendo pressioni sul Congresso e aumentando la consapevolezza delle parti interessate sulla plastica in Perù.
Tra circa quattro mesi, le materie plastiche monouso non saranno consentite negli ambienti vulnerabili del Perù, come le spiagge e le aree protette. E in uno o tre anni, il Perù limiterà la produzione di plastica per uso domestico, importazione, distribuzione, consegna e commercio. La nuova legge impone anche una tassa sui sacchetti di plastica e richiede che le bottiglie di plastica contengano il 15% di materiali riciclati.
Il team di Oceana Perù è entusiasta della nuova legge come eccellente punto di partenza, per educare i consumatori e il settore privato e ispirare azioni immediate e progressive per ridurre il consumo di plastica. Questo è solo un trampolino nel lungo viaggio verso un futuro di oceani sani.