Le reti da pesca fantasma, reti e attrezzature da pesca perse o abbandonate in mare, continuano a rappresentare delle vere e proprie trappole per gli animali marini che incastrati tra queste trovano la morte, oltretutto vanno ad accrescere i livelli di microplastiche già presenti nelle acque e rilasciano composti tossici, come il piombo, che entrano direttamente nella nostra catena alimentare perché assorbiti dai pesci.
In questo senso il Canada si è attivato con diversi progetti che incentivano la rimozione di attrezzatura fantasma dal mare. Gli attrezzi da pesca smarriti, abbandonati e scartati, detti appunto attrezzi fantasma, sono oggi una delle principali cause di inquinamento marino. Per far fronte a questo preoccupante fenomeno nel gennaio dello scorso anno il governo del Canada ha lanciato il Ghost Gear Fund sostenendo 26 progetti per recuperare e ridurre l’attrezzatura fantasma presente nei nostri oceani.
I risultati hanno portato nel 2020 alla rimozione di 63 tonnellate di attrezzi da pesca persi o scartati dalle acque costiere del Canada atlantico.
La stragrande maggioranza degli attrezzi recuperati, circa l’86%, erano trappole comunemente usate per la cattura di aragoste e granchi. Il restante 14% era una combinazione di reti e palangari di varie attività di pesca. Sono stati raccolti poco più di 3.200 metri di corda.
I progetti di recupero a partire da questo mese interesseranno la costa del Pacifico. Il programma Ghost Gear permette anche di restituire gli attrezzi da pesca smarriti al proprietario, un processo reso possibile grazie all’aumento dei requisiti di segnalazione introdotti da Fisheries and Oceans Canada nel 2018. Oltre 100 pezzi di attrezzatura contrassegnati sono stati restituiti ai legittimi proprietari e quelli inutilizzabili sono stati smaltiti in sicurezza dal Dipartimento.
Il recupero dell’attrezzatura è solo una delle quattro aree di attività supportate dal Ghost Gear Fund. Sebbene rappresenti la maggior parte dei 26 progetti finanziati fino al 2022, anche i progetti incentrati sullo smaltimento responsabile, l’acquisizione e la sperimentazione della tecnologia disponibile e la leadership internazionale hanno fatto progressi.
Nel corso del 2020 a Ucluelet, British Columbia, è stato costruito un deposito di riciclaggio appositamente progettato per attrezzi da pesca a fine vita; in Nigeria sono stati ospitati diversi laboratori artigianali che utilizzano attrezzi da pesca a fine vita, creando opportunità economiche per le comunità costiere.