Calo delle prestazioni nelle attività di pesca – I recenti report della Sustainable Fisheries Partnership (SFP), pubblicati tra ottobre 2023 e ieri, evidenziano un preoccupante calo delle prestazioni nelle principali attività di pesca per il sesto anno consecutivo. Tra le attività di pesca ora classificate come “mal gestite” figurano lo sgombro cileno nel Pacifico sudorientale e il melù nell’Atlantico nordorientale. Sebbene molte attività di pesca continuino a essere gestite in modo ragionevolmente buono, le prestazioni complessive sono in declino dal 2018.
Dal 2018, le prestazioni dei settori della pesca che forniscono ingredienti marini sono in costante calo, principalmente a causa di problemi gestionali persistenti. La mancanza di una gestione precauzionale, come piani di gestione solidi e norme di controllo della raccolta, e la mancanza di accordo su strategie di gestione congiunta per gli stock transfrontalieri rappresentano le principali sfide. Per garantire che la pesca sostenibile possa soddisfare le crescenti richieste dei clienti e rimanere sana nonostante i cambiamenti climatici, è essenziale che tutte le parti interessate collaborino per sostenere i miglioramenti necessari.
Valutazioni SFP 2023
Il 2023 segna la 14ª edizione delle valutazioni SFP, che analizza le principali attività di pesca basandosi sui punteggi di sostenibilità del database FishSource. Le valutazioni sono state condotte in due fasi per allinearsi meglio ai tempi di rilascio delle principali misure di gestione e delle informazioni sugli stock ittici. Nonostante gli sforzi di miglioramento e lo stato di salute relativamente buono degli stock ittici, i problemi di gestione continuano a ostacolare le prestazioni della pesca a livello globale.
L’importanza della gestione ecosistemica
È cruciale che i gestori definiscano strategie basate sugli ecosistemi per salvaguardare gli stock ittici e le catene trofiche associate, specialmente in un contesto di cambiamento climatico. Questo approccio può aiutare a mitigare i persistenti problemi di gestione che affliggono molte attività di pesca.
Nuovi punteggi per ambiente e biodiversità
Il report di quest’anno è il primo a includere il punteggio FishSource per ambiente e biodiversità. Questo nuovo indicatore valuta le catture accessorie e l’impatto della pesca su specie in pericolo, minacciate o protette (ETP) e sugli habitat marini. Sebbene i punteggi complessivi siano buoni, evidenziano che tutte le attività di pesca valutate hanno margini di miglioramento su questi temi.
Ruolo dell’industria ittica
L’industria ittica è chiamata a giocare un ruolo chiave nel promuovere cambiamenti positivi e nel sostenere miglioramenti nella gestione delle attività di pesca. L’utilizzo delle informazioni fornite dai rapporti SFP può aiutare le aziende a identificare le aree di miglioramento e a implementare pratiche più sostenibili. Inoltre, l’aggiunta del punteggio relativo all’ambiente e alla biodiversità fornisce uno strumento prezioso per prendere decisioni più informate nelle operazioni aziendali.
Il calo delle prestazioni delle attività di pesca, come evidenziato dai rapporti SFP, rappresenta un serio allarme per la sostenibilità globale. È imperativo che l’industria ittica e tutte le parti interessate collaborino per migliorare la gestione degli stock ittici e promuovere pratiche di pesca sostenibili. Solo attraverso uno sforzo congiunto sarà possibile garantire che la pesca possa continuare a soddisfare le esigenze globali in modo sostenibile e responsabile, preservando al contempo la salute degli ecosistemi marini.
Calo delle prestazioni nelle attività di pesca