Covid e inflazione sconvolgono il mercato ittico europeo – Al Seafood Expo Global 2022 di Barcellona si sta dibattendo delle nuove tendenze che interessano il settore ittico all’indomani della pandemia da Covid-19 e durante il periodo inflazionario che sta coinvolgendo l’Europa.
Auden Lem, vicedirettore della divisione della pesca dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha sottolineato come la pandemia abbia sconvolto il mercato europeo dei prodotti ittici insieme all’aumento dell’inflazione che è stato causato dall’invasione russa dell’Ucraina.
Infatti, stando ai dati, il tasso di inflazione annuale dell’Unione Europea ha raggiunto il 6,2% nel febbraio 2022, in aumento rispetto al 5,6% nel gennaio 2022. Un anno prima, il tasso era dell’1,3%, secondo l’ultimo resoconto dell’Osservatorio europeo del mercato dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (EUMOFA). I prezzi dei frutti di mare sono aumentati del 4,9% a febbraio 2022 rispetto a un anno prima.
Con l’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio 2022, l’inflazione è aumentata più vertiginosamente, con i settori della pesca e dell’acquacoltura dell’UE “direttamente colpiti dalle conseguenze della guerra in Ucraina” a causa dell’aumento del costo del carburante marittimo e dell’elettricità con conseguente aumento costi per la produzione e la lavorazione dei prodotti ittici, ha riferito EUMOFA.
Covid e inflazione sconvolgono il mercato ittico europeo