Come precisa un comunicato dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), secondo l’ordinanza che entrerà in vigore il primo marzo, la Svizzera importerà solo i prodotti della pesca marittima di provenienza legale.
La cattura deve rispettare le disposizioni legali nazionali e internazionali in vigore nei Paesi esportatori e le misure di conservazione e di gestione delle quote.
L’USAV effettuerà controlli sulla provenienza di salmoni del Pacifico e dell’Atlantico, aringhe, tonni, merluzzi, pesci piatti (come sogliola e platessa) e altri prodotti della pesca marittima, freschi, surgelati, refrigerati, salati, tagliati in tranci, essiccati, affumicati o vivi.
Attualmente diverse specie di pesci sono minacciate dallo sfruttamento eccessivo, che può determinare il crollo delle loro popolazioni. Impedendo lo sviluppo del mercato di questi prodotti illegali, i Paesi importatori giocano un ruolo particolarmente importante nel preservare in modo sostenibile le risorse ittiche.