Imparare giocando per diventare un domani consumatori e acquirenti più consapevoli. È questo l’obiettivo di “Puzzlefish”, l’app gratuita realizzata da Federcoopesca-Confcooperative con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Turismo, Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, per far conoscere ai più giovani alcune delle specie ittiche commerciali più diffuse nei mari italiani.
Quattro livelli difficoltà rivolti a bambini e ragazzi di diverse età, chiamati a risolvere puzzle raffiguranti pesci, molluschi e crostacei, che appaiono così come si trovano sui banchi delle pescherie.
Se il puzzle viene risolto correttamente si apre la ‘carta d’identità’ della specie ittica individuata per scoprire le caratteristiche nutrizionali, ma non solo, dell’esemplare che si ha di fronte. E più si gioca, più si impara.
“Abbiamo puntato – spiega l’associazione – sulla curiosità dei più piccoli, sulla loro voglia di giocare per far conoscere la fauna ittica e il ruolo fondamentale che i prodotti ittici hanno in una corretta alimentazione. Da anni portiamo avanti attività con le scuole proprio per sensibilizzare gli studenti sui temi della sostenibilità, della corretta alimentazione, per far scoprire da dove viene e come viene pescato il pesce che finisce nei loro piatti. Perché – conclude Federcoopesca – il tonno non nasce nelle scatolette e il merluzzo non ha la forma dei bastoncini di pesce. Applicazioni, tablet e smartphone sono solo uno strumento in più per raggiungere una platea di giovanissimi e le loro famiglie. Per 3 italiani su 5, secondo un nostro sondaggio, le preferenze alimentari pesano sul carrello della spesa e influenzano il menu familiare”.