Friend of the Sea ha introdotto nuovi criteri per la certificazione del tonno da pesca sostenibile, che richiedono l’uso dei FAD (Fishing Aggregative Devices). I dispositivi FAD aumentano la percentuale di prese accidentali di altre specie rispetto al tonno del 5,1%.
Comunemente utilizzato dalle navi con reti a circuizione, i FAD sono spesso costituiti da vecchie reti sospese e appesantito da una sezione galleggiante.
Recenti studi hanno dimostrato che le vecchie reti utilizzate per i FAD sono la principale causa della mortalità di squali e tartarughe, almeno secondo quanto riporta Friend of the Sea. Quest’ultima, infatti, ha già in cantiere l’introduzione di un nuovo standard di sostenibilità, rivolto a ridurre i tassi di mortalità delle specie sopra indicate.
“Riteniamo che i FAD, come qualsiasi metodo di pesca, hanno pro e contro, e dovrebbero essere gestiti in modo da ridurre il loro potenziale impatto ambientale”, ha dichiarato Paolo Bray, fondatore e direttore di Friend of the Sea.
“Vietare FAD o promuovere solo FAD Free Tuna, come fanno alcune ONG, sposta solo il problema”
Associata ai FAD, la pesca con reti a circuizione produce gravi conseguenze per la sostenibilità di molte specie marine tra le quali lo stesso tonno a pinne gialle perché pescato ancora non adulto e che quindi non ha avuto la possibilità di riprodursi.
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