Al momento dell’acquisto di pesce, le considerazioni etiche e sociali non sono tanto importanti quanto la nutrizione e la freschezza del prodotto, questo è quello che emerge da una nuova indagine condotta da TÜV SÜD, ente di certificazione, formazione, ispezione e collaudi. Il sondaggio, che ha coinvolto 540 intervistati, è stato effettuato all’inizio dell’anno in Germania, dimostrando che il 66% dei consumatori ha ritenuto la data di cattura estremamente più importante delle considerazioni etiche e sociali relative al prodotto.
Le specie ittiche più popolari consumate in Germania includono salmone, merluzzo, trota e carpa.
Attualmente le informazioni che per legge devono essere fornite dai produttori al momento della vendita riguardano la descrizione commerciale del tipo di pesce, il nome scientifico, il metodo di produzione, la zona e categoria di pesca ed ancora il metodo di pesca utilizzato, le informazioni relative allo sbrinamento e la data di scadenza.
Più della metà (55%) degli intervistati vorrebbe avere maggiori informazioni nutrizionali ma queste non sono obbligatorie per i produttori. Lo stesso vale per la data di cattura o di raccolta se si tratta di pesci provenienti dall’acquacoltura. Freschezza e salute risultano così essere due driver fondamentali per i consumatori quando si acquista pesce. Lo stesso non si può dire per i dettagli sul metodo di pesca, lo stato di bandiera della nave o il nome del porto, che secondo gli intervistati non influenzano l’acquisto di pesce.
Nicholas Guichoux, direttore commerciale del Marine Stewardship Council (MSC), sostiene che educare il pubblico sull’importanza di acquistare pesce in maniera sostenibile è uno degli obbiettivi da raggiungere entro il 2020.
“In Australia, – ha aggiunto Guichoux – stiamo lavorando con chef, ONG e altri partner per comunicare al pubblico l’importanza di acquistare consapevolmente il pesce assicurandosi della sua provenienza sostenibile per far fronte ai grandi problemi globali che interessano la pesca”.