Secondo uno studio condotto dal Michigan State University e dall’US Geological Survey, a livello mondiale i pesci pescati dai laghi d’acqua dolce potrebbero raggiungere più di 12 milioni di tonnellate all’anno.
“Il nostro studio fornisce una stima indipendente dei raccolti globali della pesca interna e può aiutare i responsabili di tali risorse ad adottare decisioni ponderate sugli usi delle acque dolci”, ha dichiarato l’autore principale del rapporto Andrew Deines.
Gli ecosistemi d’acqua dolce in tutto il pianeta forniscono servizi preziosi come l’acqua potabile, l’energia idroelettrica, l’irrigazione per l’agricoltura e attività ricreative e turistiche. Il report ha stimato la raccolta dei pesci del 2011 da oltre 246.000 laghi in tutto il mondo, in 18,5 miliardi di sterline.
I laghi presi in considerazione nel report rappresentano circa il 50% della superficie globale dei laghi d’acqua dolce. Poiché lo studio non ha valutato la raccolta della pesca interna da fiumi, zone umide e laghi molto piccoli, il vero raccolto globale di pesce d’acqua dolce nel 2011 ha superato probabilmente i 12 milioni di tonnellate, dato comunicato all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).
“Questa constatazione è importante perché suggerisce che i raccolti di pesca nelle acque interne non sono presi in dovuta considerazione, il che può diminuire la loro importanza e portare a decisioni non ponderate riguardo gli usi delle risorse idriche”, ha dichiarato David Bo’ Bunnell coautore dello studio.
Le statistiche globali per la raccolta della pesca interna sono generalmente stilate dalla FAO, ma sono altamente incerte e talvolta sottovalutate a causa degli scarsi riferimenti, trainati in parte da risorse limitate per misurare accuratamente i raccolti in molti paesi. Di conseguenza, i contributi che la pesca interna fornisce alla sicurezza alimentare sono spesso trascurati.
I gestori delle risorse d’acqua dolce si basano su stime accurate dei raccolti di pesca per prendere decisioni importanti sulle risorse naturali, come ad esempio bilanciare le necessità idriche per l’agricoltura, l’approvvigionamento idrico comunale e la salute degli ecosistemi. Poiché le raccolte di pesca sono difficili da misurare con accuratezza a causa del grande numero di laghi e utenti in tutto il mondo, il nuovo studio fornisce un approccio alternativo per aiutare ad affrontare questa incertezza. Lo studio è pubblicato sulla rivista “Frontiers in Ecology and the Environment“.