Secondo una ricerca pubblicata da Technomic, chef, ristoratori e consumatori sono costantemente alla ricerca di nuove ed emozionanti avventure culinarie e, quando si tratta di prodotti ittici, ci sono parecchie possibilità che questi desideri vengano soddisfatti.
Secondo la società di ricerca, il 71% dei consumatori mangia pesce almeno una volta al mese. Di questi, il 51% indica che vorrebbe vedere una maggiore varietà di piatti di pesce nei menu dei ristoranti. Sulla base di queste dinamiche, i prodotti ittici continuano a essere riconosciuti come un’alternativa salutare a pollo, manzo e maiale, e appaiono nei menu in configurazioni familiari e più innovative.
La ricerca suggerisce che al fine di soddisfare la domanda dei consumatori di esperienze culinarie più coinvolgenti, gli operatori devono conoscere l’ampia varietà di specie di pesci e molluschi disponibili e le preparazioni che funzionano meglio per ciascuno. Gli chef che stanno già utilizzando una più ampia varietà di specie ittiche stanno trasformando piatti familiari come tacos e bowls in qualcosa di molto più eccitante ed esotico, offrendo nuove opportunità per la sperimentazione del cliente.
I ristoratori stanno anche proponendo degli assaggi che introducono nuove specie ittiche, in questo modo meglio accettate dai clienti; offrono un’opportunità di assaggio gratuito senza dover gravare sul conto.
Oggi i consumatori sono scarsamente informati sulle specie ittiche che consumano e fanno sempre più domande sulla provenienza del pesce che hanno nel piatto.
Per i consumatori, la tracciabilità dei prodotti ittici sta diventando sempre più importante. Con un’adeguata guida, i ristoratori possono formare il proprio personale affinchè sia in grado di aiutare i clienti a scegliere specie ittiche provenienti da allevamento o pesca sostenibili.
Secondo la ricerca negli ultimi anni è aumentato anche l’interesse per i sapori globali, la cucina etnica e lo street foods, in particolare quelli con influenze mediterranee.