“Carne imbevuta di candeggina, succo di mela misto ad antigelo e pinoli inadatti al consumo umano, tutti incidenti internazionali che hanno reso la Cina famosa in tutto il mondo per la vendita di prodotti alimentari contaminati a causa della mancanza di un servizio corretto di controllo qualità“, a sostenerlo è Shaun Rein, amministratore del China Market Research Group.
Kaluga Queen, che produce il suo caviale circa 300 miglia a sud-ovest di Shanghai, è consapevole di queste manchevolezze e di quanto i consumatori siano prevenuti nei confronti dei prodotti alimentari cinesi.
“Il più grande ostacolo è la scarsa fiducia nella sicurezza alimentare cinese”, afferma Lily Liu, responsabile marketing per la società madre Hangzhou Qiandaohu Xunlong Sci-tech Co. Eppure dopo la spedizione della prima scatola di caviale, avvenuta nel 2006, Kaluga Queen ha iniziato a costruire una famosa base di fan, arrivando oggi ad essere ora il caviale scelto da 21 dei 26 ristoranti Michelin a tre stelle, tra cui l’l’Alain Ducasse del Plaza Athénée Hotel di Parigi. Lo specialista di pesce Eric Ripert lo serve a Le Bernardin a New York. Lufthansa offre il caviale Kaluga Queen nelle cabine di prima classe. Ma poiché la maggior parte dei consumatori ancora associa i marchi cinesi a prezzi economici, la provenienza del caviale Kaluga Queen è raramente menzionata.
Alexandre Petrossian, vicepresidente della azienda che produce il caviale omonimo, vende Kaluga Queen in boutique di tutto il mondo, dove 30 grammi di prodotto possono costare in media 150 dollari, ma non contrassegna i suoi barattoli con la provenienza cinese. “È stato molto difficile vendere il caviale cinese per i primi tre anni”, dice Petrossian. “Era difficile convincere la gente che non era un prodotto scadente. Il caviale cinese è economico, ma quello che portiamo è uno dei migliori sul mercato”.
La Russia e l’Iran hanno dominato per lungo tempo il mercato delle esportazioni di caviale, raccogliendo le uova dallo storione beluga del Mar Caspio. La pesca eccessiva ha portato però al depauperamento della specie che è finita nella lista di quelle in pericolo e, poiché l’offerta è diminuita, altre nazioni, tra cui Giappone, Israele e Cina, hanno cominciato a colmare il divario.
“Le esportazioni di caviale cinese aumenteranno per via delle sanzioni e delle forniture limitate garantite dall’Iran e dalla Russia”, dice Rein. “Molti ristoratori compreranno caviali cinesi per via della buona qualità, del prezzo ragionevole e della ampia disponibilità”. Con una produzione annua di 60 tonnellate di caviale, Kaluga Queen è il più grande produttore del mondo di caviale.