Il pesce chitarra è una razza di forma molto particolare, con una testa arrotondata e massiccia ed un corpo tarchiato. Sul dorso sono presenti forti carene spinose. Le pinne pettorali sono larghe e la caudale ha il lobo inferiore molto sviluppato, caratteristica che la fa nuotare come uno squalo. Vive vicino al fondo a profondità che vanno dai 3 ai 90 m cibandosi di invertebrati. Rhina ancylostoma appartiene alla famiglia Rhinidae, grandi razze con corpo e testa larghi ed appiattiti ed una potente coda simile a quella degli squali. Anche le grandi pinne dorsali ricordano quelle degli squali, elemento che può provocare confusione nella identificazione di queste razze. Il pesce chitarra è stato al centro di un recente dibattito tra pescatori e ambientalisti in Tunisia.
Nonostante una nota diffusa lo scorso anno dalla Direzione generale della pesca e dell’acquacoltura (DGPA), che indica, in Tunisia, chiare raccomandazioni sul divieto di pesca di diverse specie di squali, pesce chitarra e razze, l’avvio del processo di aggiornamento della legge tunisina sulla pesca e gli sforzi di diversi attori nazionali e internazionali per una migliore gestione e conservazione delle risorse ittiche, si stanno notando problematiche nei porti con un pescato in via di estinzione. Il 18 aprile 2021, una decina di pesci chitarra e squali grigi sono stati scaricati nel porto di Zarzis. Tali specie svolgono un ruolo importante nell’equilibrio degli ecosistemi marini e le organizzazioni non governative chiedono una protezione delle specie da parte dello stato tunisino, nel rispetto delle convenzioni internazionali.
Al fine di sostenere gli sforzi della Tunisia e in particolare quelli del Ministero della pesca, il WWF Nord Africa (WWF Tunisia) e l’Associazione “Les Amis des Oiseaux” (AAO), nonché partner regionali e nazionali, si stanno impegnando allo sviluppo di programmi formativi per contribuire alla sensibilizzazione dei pescatori sulle attuali revisioni legislative relative all’esercizio della pesca, in particolare quelle riguardanti le catture accidentali di specie vulnerabili, come il pesce chitarra, e delle specie vietate alla pesca.