Il salmone dell’Alaska torna al centro dell’attenzione mediatica per la valorizzazione del prodotto attraverso la tracciabilità, la tutela del pescato e l’innovazione sostenibile. In Alaska, il futuro degli stock ittici e dell’ambiente sono più importanti delle opportunità immediate della pesca commerciale e il governo locale impiega molti finanziamenti governativi, incentivando progetti privati legati al pescato del salmone, con l’obiettivo di normare ogni aspetto della filiera legata alla pesca, valorizzare il prodotto, garantire l’autenticità e incentivando ricerca e studi sull’impatto della pesca sulla sostenibilità del territorio.
Tutti gli aspetti della pesca al salmone dell’Alaska sono rigorosamente regolamentati, monitorati da vicino e rigidamente messi in atto. I rigidi e precisi regolamenti e le politiche di pesca stabiliti dall’Alaska Board of Fisheries, messi in atto dall’ADFG, assicurano che le popolazioni di salmone vengano gestite per garantire il massimo sfruttamento senza intaccare la fauna ittica locale. L’Alaska Board of Fisheries è composto da sette membri che svolgono un mandato di tre anni e gestisce circa 750 attività legate alla pesca, 26 progetti specifici legati alla gestione della selvaggina e 32 aree speciali e protette. Il dipartimento lavora per promuovere elevati standard di scientifica, incentivando programmi innovativi di gestione sostenibile della pesca, del salmone dell’Alaska e della fauna selvatica, con l’obiettivo di ottimizzare i vantaggi economici, sociali e ambientali del territorio.
In Alaska, le zone di pesca al salmone vengono gestite in modo tattico, nel momento in cui hanno realmente luogo, con la cosiddetta “gestione durante la stagione”, contando i pesci mentre nuotano verso le zone di riproduzione. Il controllo delle fughe viene esercitato con diverse modalità scientifiche e statistiche dai biologi ittici che usano sonar, ricognizioni aeree o contando i pesci da postazioni fisse, mentre questi migrano a monte. In Italia, l’importanza del salmone dell’Alaska viene diffusa e divulgata grazie al lavoro della sezione italiana dell’Alaska Seafood Marketing Institute (ASMI) che, attraverso l’Alaska Seafood Italia, promuove il consumo di prodotti del mare dell’Alaska, con l’elaborazione e la divulgazione di programmi di formazione, di ricerca, azione di marketing, iniziative pubblicitarie ed eventi promozionali nei suoi principali mercati di riferimenti, Italia compresa.