La Commissione accoglie con favore l’iniziativa “Stop finning – Stop the trade” – La Commissione europea ha risposto all’iniziativa dei cittadini europei “Stop finning – Stop the trade“, con la quale veniva chiesto di porre fine al commercio internazionale di pinne di squalo. Questa pratica crudele e illegale del “finning” comporta il taglio delle pinne dall’animale, che viene poi rigettato in mare, spesso ancora vivo.
L’UE si impegna a livello globale per la sostenibilità della pesca e del commercio degli squali, oltre che di altre risorse biologiche marine. Il supporto di oltre un milione di cittadini a questa iniziativa rappresenta un segnale chiaro e un incoraggiamento a mantenere e rafforzare l’alto livello di ambizione che la Commissione ha applicato fin dal 2003, quando è stato introdotto lo Shark Finning Regulation nell’UE.
Come risposta all’iniziativa dei cittadini europei, la Commissione si impegna a intraprendere ulteriori azioni in tre settori: valutare la possibilità di adottare misure legislative per porre fine al commercio di pinne di squalo sciolte; avviare i lavori preparatori per una valutazione d’impatto sulle conseguenze ambientali, sociali ed economiche dell’applicazione della politica delle ‘fins naturally attached‘; fornire informazioni più dettagliate sull’importazione e l’esportazione di prodotti derivati dagli squali per migliorare le statistiche commerciali.
La Commissione intensificherà anche l’applicazione delle rigorose misure di tracciabilità dell’UE lungo l’intera catena del valore, garantendo un controllo della pesca in mare, il monitoraggio dei prodotti derivati dagli squali dallo sbarco al consumatore, l’informazione dei consumatori e la prevenzione del commercio illegale. Inoltre, la Commissione collaborerà con gli Stati membri e l’Interpol per raccogliere informazioni complete e affidabili da parte dei pescatori e delle autorità sugli aspetti legati al commercio di prodotti derivati dagli squali.
Infine, la Commissione intensificherà l’azione internazionale dell’UE per rafforzare l’attuazione delle misure di conservazione e gestione degli squali, promuovere un divieto mondiale del finning, ridurre la domanda di pinne di squalo e contrastare il traffico illegale di pinne di squalo. Ciò sarà realizzato attraverso la collaborazione con gli Stati membri dell’UE, la CITES, le organizzazioni regionali di gestione della pesca, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura e i paesi terzi su base bilaterale.
Gli squali svolgono un ruolo vitale nel mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi marini e sono vulnerabili alle attività umane. Nonostante gli sforzi per migliorare la conservazione degli squali negli ultimi anni, molte popolazioni di squali versano in una situazione critica: oltre un terzo delle specie di squali è minacciato di estinzione, considerato gravemente in pericolo, in pericolo o vulnerabile. La Commissione riconosce che il pinnamento degli squali è una delle principali minacce per la conservazione di queste specie.
L’iniziativa dei cittadini europei “Stop finning – Stop the trade” riflette le preoccupazioni pubbliche sulla sostenibilità della pesca e del commercio degli squali a livello mondiale e chiede alla Commissione di:
porre fine al commercio di pinne di squalo sciolte nell’UE; e
estendere il regolamento (UE) n. 605/2013 che vieta il pinnamento degli squali, vietando anche l’importazione, l’esportazione e il transito di pinne di squalo sciolte.
L’iniziativa dei cittadini europei “Stop finning – Stop the trade” è stata registrata nel gennaio 2020 e presentata alla Commissione europea nel gennaio 2023.
L’iniziativa dei cittadini europei (ICE) è stata introdotta nell’aprile 2012 come un mezzo per i cittadini di stabilire l’agenda in una vasta gamma di settori politici. Un’ICE consente a un milione di cittadini provenienti da almeno sette Stati membri dell’UE di invitare la Commissione europea a proporre azioni legali in settori in cui la Commissione ha il potere di farlo. L’ICE è uno degli strumenti innovativi chiave per promuovere la democrazia partecipativa a livello dell’UE.
La Commissione accoglie con favore l’iniziativa “Stop finning – Stop the trade”