La Norvegia verso l’acquacoltura offshore – La direzione norvegese della pesca ha aperto una nuova consultazione per valutare le opinioni sul potenziale impatto dell’acquacoltura offshore sull’ambiente in tre aree già definite alla fine dello scorso anno. Il termine della consultazione è il 24 maggio.
La direzione ha proposto tre possibili aree, una a nord, la seconda al largo della Norvegia centrale e la terza a sud, direttamente di fronte alla costa settentrionale della Scozia.
Originariamente erano state proposte 11 aree, ma otto sono state temporaneamente accantonate fino a quando non saranno disponibili ulteriori informazioni.
La piscicoltura offshore è vista come uno dei prossimi grandi sviluppi dell’acquacoltura.
Aziende come SalMar hanno iniziato a prepararsi per questa espansione più di due anni fa quando ha commissionato la sua piattaforma Ocean Farm 1. Ora ha collaborato con Aker in una joint venture, SalMar Aker Ocean, che sta pianificando sviluppi offshore globali.
Il ministro della pesca norvegese, Bjørnar Skjæran (nella foto),ha recentemente affermato: “La piscicoltura in mare sarà di grande importanza per la futura creazione di valore nel settore. Stiamo tenendo il passo con lo sviluppo di un regime di licenze separato per l’acquacoltura offshore, facilitando allo stesso tempo un’ulteriore crescita in un settore che già apporta un grande valore alla comunità”.
Anche l’allevatore faroese Bakkafrost ha indicato che in futuro potrebbe dedicarsi all’acquacoltura di salmone offshore.
La Norvegia verso l’acquacoltura offshore