Attraverso l’utilizzando della tecnologia satellitare, i pescherecci pirata che saccheggiano le riserve marine di tutto il mondo potranno ora essere visti, rintracciati e consegnati alla giustizia. I pescherecci sono tenuti ad effettuare un transponder che registra i loro movimenti e consente alle autorità di monitorare il loro comportamento. Ma i pescatori illegali sono riusciti ad eludere i controlli scomparendo dal sistema.
Un’iniziativa UK, sviluppata da Satellite Applications Catapult (SAC) e da Pew Charitable Trusts, usa radar satellitari per monitorare questi “obiettivi oscuri “. Ora, invece di pattugliare ciecamente vaste aree di mare, le navi della guardia costiera usano la tecnologia satellitare per la loro ricerca. “Quello della pesca illegale è sicuramente un grosso problema,” – ha detto Bradley Soule, esperto SAC – “e il rilevamento satellitare globale rende l’idea della portata. Si tratta di un grosso problema. I costi delle apparecchiature tecnologiche, tradizionalmente usate in campo militare, sono diminuiti drasticamente, aprendo la possibilità di utilizzo anche ad aziende private”. Circa uno pesce su cinque di quelli sbarcati in tutto il mondo è pescato illegalmente. Il sistema che è ancora in fase di sperimentazione è già stato utilizzato nel corso di diverse indagini.
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