L’acquacoltura turca è in forte ripresa – L’acquacoltura marina in Turchia è stata oggetto di un rapido sviluppo negli ultimi dieci anni, come evidenziato da un nuovo documento di ricerca della Turkish Marine Research Foundation (TUDAV). Il report intitolato “Acquacoltura marina in Turchia: progressi e gestione” fornisce un’analisi dettagliata del settore dell’acquacoltura nel paese, comprendendo le sfide affrontate e le opportunità che si presentano.
L’industria turca dell’acquacoltura sta prosperando grazie all’adozione di nuove tecnologie, migliorate tecniche di gestione e produzione, normative ambientali più rigorose e partnership internazionali che hanno consentito di accedere a nuovi mercati. Il settore beneficia anche di abbondanti risorse di manodopera e costi di produzione relativamente bassi. Grazie agli sforzi compiuti nella conformità alle normative ambientali, al controllo di qualità, alla sicurezza alimentare, alla tracciabilità dei prodotti e alle pratiche amministrative, i prodotti ittici turchi possono essere commercializzati sia nell’Unione Europea che in molti altri paesi nel mondo.
Tuttavia, nonostante il successo dell’industria, la Turchia deve concentrarsi sull’accesso ai mercati di esportazione per continuare a crescere. Attualmente, il consumo pro capite di prodotti ittici nel paese è relativamente basso rispetto alla media europea, rendendo essenziale la conquista di nuovi mercati all’estero. Secondo il report TUDAV, il paese ha già stabilito una posizione solida nei Paesi Bassi, in Italia, in Russia, in Giappone e in Grecia, mentre gli Stati Uniti rappresentano un mercato in crescita. Inoltre, la Turchia sta cercando di espandersi nell’Estremo Oriente, in particolare in Cina, dove ci si aspetta una rapida espansione dei prodotti turchi.
Futuro promettente per l’industria dell’acquacoltura turca
Il report prevede un futuro promettente per l’industria dell’acquacoltura turca. La produzione di pesce dovrebbe raggiungere le 600.000 tonnellate entro il 2023, con un valore di circa 2 miliardi di dollari. Nel lungo termine, sia la produzione di pesce che la domanda di mangime per l’acquacoltura dovrebbero aumentare significativamente entro il 2050. Tuttavia, per raggiungere queste proiezioni, sarà essenziale continuare la ricerca per sviluppare nuovi ingredienti per il mangime, in modo da ridurre la dipendenza dalla farina di pesce e dall’olio di pesce.
Un aspetto importante sottolineato dal report riguarda l’impegno dell’industria turca nell’adozione di standard internazionali di sostenibilità e produzione responsabile. Molte aziende di allevamento di pesci e molluschi hanno ottenuto certificazioni riconosciute come Friend of the Sea (FOS), GAA BAP, ASC, GlobalG.AP e certificazioni biologiche UE. Questo dimostra l’impegno a gestire l’acquacoltura in modo sostenibile e a conformarsi alle normative di qualità.
Tuttavia, il report mette anche in guardia sulle possibili sfide future che l’industria dell’acquacoltura potrebbe affrontare, soprattutto riguardo al cambiamento climatico. Eventuali cambiamenti nel clima potrebbero avere un impatto negativo sulla produzione ittica, sulla sicurezza alimentare e sulla sostenibilità dell’industria, con gravi conseguenze per milioni di persone coinvolte nel settore.
L’acquacoltura turca è in forte ripresa