Oggi una delle regole dello sviluppo sostenibile è “riciclare” la raccolta differenziata e il riciclo di plastica, vetro e alluminio rientrano nel modus vivendi dell’uomo “moderno e civile”. Riciclare a tutti i costi per ridurre l’impatto ambientale e perché il rifiuto è una grande risorsa.
Anche l’industria della pesca deve diventare ecosostenibile
Circa la metà del pescato, oggi, finisce sulle tavole dei consumatori, il resto, viene semplicemente distrutto o trasformato in mangime animale di bassa qualità; milioni di tonnellate di scarti di pesce e alghe finiscono negli inceneritori e nelle discariche, con enormi costi economici e ambientali.
Con attenti studi e ricerche, sicuramente da questo ”scarto” si potrebbero ricavare non solo farine e oli di pesce, ma anche sostanze ottime per l’industria farmaceutica e cosmetica.
Quindi, anche se al momento sono solo un costo, gli scarti della pesca, della lavorazione industriale del pesce, tutti i sottoprodotti dell’acquacoltura e della maricoltura, le alghe e la posidonia oceanica che stagionalmente troviamo spiaggiata sui nostri litorali possono diventare fonte di guadagno sia a breve che a lungo termine.
In Europa esistono progetti come Hydrofish, sostenuto dalla Commissione europea, che ha come obiettivo quello di elaborare nuovi metodi di lavorazione dei rifiuti ittici per produrre materiali biologici utili.
Il progetto ChiBio, partendo dagli scarti dei crostacei studia la produzione di polimeri da usare come plastica a base biologica ma anche la produzione di biogas. Il professor Volker Sieber, coordinatore di ChiBio afferma di volere creare una bio-raffineria con gli scarti dei crostacei, l’intenzione è fermentare tutti i prodotti di scarto biologici generati nella catena di lavorazione insieme alle proteine e ai grassi per produrre biogas.
Il progetto Bythos, in Sicilia, studia come ricavare dagli scarti di pesce, tonno, crostacei, molluschi e pesce azzurro, in nuovi prodotti come il collagene e gli omega 3 e 6, da utilizzare come antibatterici, antimicrobici, antitumorali per la salute umana nel campo delle biotecnologie, ma anche per altri svariati usi, tra i quali anche la cosmetica.