Il Parlamento europeo ha votato per adottare il primo piano pluriennale di pesca nel Mediterraneo occidentale, ma ha respinto le necessarie misure di conservazione che avrebbero risolto la crisi di pesca eccessiva della regione, dove oltre l’80% degli stock è sovrasfruttato e alcuni a rischio di collasso.
Lasse Gustavsson, direttore esecutivo di Oceana Europe, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
” I membri del Parlamento europeo non stanno minando la legge, ma stanno anche mettendo a rischio il futuro della pesca nel Mediterraneo occidentale. Con il piano così com’è ora, ci saranno meno pesci mediterranei sulle tavole in Francia, Italia e Spagna, meno posti di lavoro nel settore della pesca e metodi di pesca distruttivi continueranno a sterminare gli oceani e la vita marina. Se il Parlamento europeo vuole sostenere la legge, presto non avranno altra scelta che chiudere la pesca per evitare un collasso irreversibile degli stock ittici. Come lo spiegheranno ai loro cittadini? ”
Otto su dieci stock ittici nella subregione occidentale del Mediterraneo sono sovrasfruttati, tra cui specie importanti come nasello, cefali e gamberetti. Oltre a consentire il grave sovrasfruttamento nel Mediterraneo, sono state respinte anche le seguenti misure chiave :
- Limitazione della pesca a strascico, la tecnica di pesca più distruttiva, aumentando la zona esente da scia durante tutto l’anno da una profondità di 50 metri ad almeno 100 metri, dove si trovano giovani aggregati di pesci e habitat marini sensibili. I deputati hanno votato le eccezioni a queste disposizioni, lasciando gli ecosistemi mal protetti in modo inadeguato, consentendo “business-as-usual” per i pescherecci industriali a fondo e mettendo in perdita i pescatori artigianali a basso impatto;
- Fissare lo sforzo di pesca in linea con i pareri scientifici al fine di ripristinare e mantenere gli stock ittici a livelli sostenibili. Gli eurodeputati sono disposti a ridurre la quantità di “sforzo di pesca” nel Mediterraneo occidentale fino al 10% solo in un anno, nonostante alcuni stock, come il nasello, abbiano bisogno di una riduzione del 90% a causa del suo stato critico. Allo stesso tempo, è stato aumentato il numero massimo di ore di pesca autorizzate al giorno (da 12 a 18 ore), aumentando così la pressione della pesca anziché allentarla;
- Introdurre un sistema di limiti di cattura come futura salvaguardia nel caso in cui le regole di gestione della pesca non riescano a ricostruire gli stock a livelli sostenibili e se gli scienziati raccomandano di farlo;
- Applicando il principio di precauzione e attenuando la cattura secondaria della pesca, i deputati hanno respinto le disposizioni volte ad affrontare le catture accidentali di specie protette e le misure di conservazione rimosse per gli stock ittici per i quali esistono dati scarsi o inesistenti.
Oceana è anche fortemente preoccupata che il piano pluriennale del Mediterraneo occidentale sarà ora negoziato direttamente con il Consiglio dell’UE nelle prossime settimane – in un processo non democratico noto come “triloghi” – e senza un voto in plenaria al Parlamento europeo, che è una controversa partenza dalla normale procedura.