“Un maggior consumo di pesce si associa a una minore incidenza d’ipertensione gestazionale”, a sostenerlo Maria Le Donne, ricercatrice presso l’Università di Messina, prima autrice di uno studio condotto dall’ateneo siciliano su 114 donne e in pubblicazione sull’autorevole Women and Birth.
Secondo la ricerca il pesce azzurro risulterebbe essere uno dei migliori alleati delle donne in gravidanza.
Maria Le Donne sostiene “il prevalente consumo di pesce azzurro di piccola taglia, come alici e sardine, è positivamente associato con il peso e la circonferenza cranica alla nascita, indicatori importanti della salute del neonato”.
La ricercatrice ricorda poi che: “sempre a favore del pesce azzurro, in uno studio precedente abbiamo visto che, mentre il suo consumo riduceva il rischio di sviluppare anticorpi antitiroidei e quindi di tiroidite e depressione post-partum, il rischio aumentava con il consumo esclusivo o prevalente di pesce spada”.
I pesci da preferire sono quelli di piccola taglia, vale a dire quelli meno esposti a contaminazioni. Pesci come alici, sardine e sgombri sarebbero poi ricchi di acidi grassi omega 3, come l’acido docosaesaenoico (Dha), che, come noto favoriscono lo sviluppo del cervello e della retina del nascituro e riducono complicazioni come la gestosi e il .
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