Il progetto europeo DIVERSIFY ha l’obiettivo di acquisire le conoscenze necessarie per giungere, nel campo dell’acquacoltura, ad una produzione diversificata basata su nuove ed emergenti specie ittiche. Il progetto, iniziato nel dicembre 2013 e coordinato dal Centro ellenico per la ricerca marina (HCMR), ha un budget totale di 11,8 milioni di euro, il che lo rende uno dei più grandi progetti di ricerca nel settore dell’acquacoltura finanziato dalla Commissione Europea.
Il consorzio di DIVERSIFY comprende una ventina di istituti di ricerca e universitari, due imprese di grandi dimensioni, nove piccole e medie imprese, cinque associazioni professionali e una ONG di consumatori. Il progetto DIVERSIFY ha individuato una serie di nuove o emergenti specie con un grande potenziale per l’espansione del settore dell’acquacoltura europea. Tra queste si distinguono l’ombrina bocca d’oro (Argyrosomus regius), la ricciola (Seriola dumerili), la cernia (Polyprion americanus), l’halibut (Hippoglossus hippoglossus), il cefalo (Mugil cephalus), la lucioperca (Sander lucioperca).
Oltre al miglioramento tecnico delle specie menzionate, la ricerca socio-economica di DIVERSIFY comprende soluzioni circa la percezione dei prodotti di acquacoltura, la domanda di mercato, le preferenze degli acquirenti, sviluppo di nuovi prodotti, valore aggiunto e sviluppo del mercato. Questi risultati aiuteranno il settore dell’acquacoltura dell’UE a migliorare la propria posizione di posizione competitiva internazionale.
L’analisi del contesto macro-ambientale indica che la maggior parte dei paesi europei ha una politica volta all’aumento del consumo di pesce e che il consumo di frutti di mare è già in aumento nella maggior parte dei paesi europei. Un sondaggio tra i consumatori svolto all’interno del progetto ha identificato tre segmenti di consumatori: i consumatori tradizionali; innovatori coinvolti; ambigui indifferenti. Nel complesso, il progetto ha fatto buoni progressi nello studio delle sei specie e l’acquisizione di conoscenze importanti per lo sviluppo di metodi di coltura. I risultati ottenuti finora sono stati presentati a convegni scientifici, così come alle riunioni annuali di coordinamento. I dati sono sono disponibili anche sul sito web del progetto.