Secondo l’ultimo rapporto FAO, nel 2015 il salmone ha rappresentato circa il 20 per cento del pesce più esportato in valore la ivello mondiale. Come scrive il Financial Times: “Tra i prodotti alimentari, quelli ittici risultano essere maggiormente consumati, e il salmone è riuscito a detroneggiare i gamberetti che per decenni non hanno visto rivali in quanto a consumi in termine di valore.”
Audun Lem, funzionario FAO, ha giustificato questo netto cambiamento con la maggiore versatilità del salmone rispetto ai gamberetti. “Il salmone è molto versatile – ha detto Lem – si può consumare quello in scatola, affumicato e trasformato in altri modi. I gamberetti invece incontrano maggiori problemi durante la fase di produzione “.
Uno dei maggiori produttori al mondo di salmone rimane la Norvegia che da sempre valorizza l’attività della pesca come primaria forma di economia e che negli ultimi decenni ha puntato su una strategia rivolta verso un’acquacoltura sostenibile che si fonda principalmente sugli aspetti ambientali dell’allevamento: interazione genetica e fughe dagli allevamenti; inquinamento ed effluenti; patologie e parassiti; localizzazione; alimentazione e risorse disponibili.
Bene Costas Kadis, il commissario UE designato ridà speranza alla pesca europea
Bene Costas Kadis, il commissario UE designato ridà speranza alla pesca europea - La volontà di rivedere dove necessario la...