Un’efficace attuazione del regolamento sul controllo è fondamentale per promuovere una pesca sostenibile, mentre le differenze tra gli Stati membri possono dar luogo a concorrenza sleale. La Commissione ha proposto una revisione dell’attuale regolamento per rafforzare, modernizzare e chiarire le regole.
“Un sistema di controllo della pesca forte ed efficiente è una pietra angolare per raggiungere gli obiettivi della politica comune della pesca (PCP) e del Green Deal europeo. Il rapporto di oggi mostra che c’è ancora molto da fare. Sebbene la piena attuazione di alcune disposizioni esistenti richieda un rinnovato impegno e ulteriori sforzi da parte degli Stati membri, conferma anche che è necessaria la riforma in corso del sistema di controllo della pesca. Senza un controllo e un’applicazione efficaci, anche la migliore politica rischia di rimanere senza denti. Un forte sistema di controllo ci aiuta a proteggere le nostre preziose risorse ittiche, a preservare i mezzi di sussistenza delle nostre comunità costiere e garantisce che tutti rispettino le stesse regole, il che è prima di tutto nell’interesse di tutti i pescatori, uomini e donne, che rispettano le regole ogni giorno”, ha dichiarato Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca.
Sebbene vi siano stati miglioramenti significativi nell’attuazione dell’attuale regolamento, rispetto al precedente periodo di riferimento (2010-2014), la relazione evidenzia anche carenze. Sono stati compiuti progressi in particolare nell’uso di sistemi di localizzazione via satellite per i pescherecci, estendendo la comunicazione elettronica dei dati sulle catture e automatizzando i controlli incrociati dei dati sulla pesca. Gli Stati membri hanno anche migliorato i propri sistemi sanzionatori, come confermato dal recente studio sui sistemi degli Stati membri per sanzionare le violazioni delle norme della politica comune della pesca. Tuttavia, il rapporto ha riscontrato anche carenze in settori quali: controllo e verifica della potenza del motore; procedure di pesatura; controllo dell’obbligo di sbarco; controllo della flotta esterna; e sanzionatorio.
Nel corso degli anni, la Commissione e l’Agenzia europea di controllo della pesca (EFCA) hanno aiutato gli Stati membri a sviluppare nuovi strumenti informatici, armonizzare le metodologie di valutazione del rischio e coordinare le ispezioni. Inoltre, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) ha fornito il sostegno finanziario necessario per l’acquisto, l’installazione e lo sviluppo di nuove tecnologie e l’ammodernamento dei metodi di controllo. Il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura continuerà a sostenere il rafforzamento del controllo della pesca.
Nei prossimi anni la Commissione continuerà a lavorare alla piena attuazione e applicazione delle norme della PCP. La Commissione continuerà inoltre a collaborare con il Consiglio e il Parlamento alla revisione in corso del sistema di controllo della pesca dell’UE .