Attraverso un avviso pubblicato sul suo sito web ufficiale, Simply ha annunciato di aver disposto il ritiro dalla vendita delle Trance di pesce spada sottovuoto (Xiphias Gladius) a marca Veneta Pesca.
Alla base di questo ritiro con urgenza dagli scaffali ci sono seri rischi per la salute. Il prodotto, infatti, è stato richiamato dalla stessa azienda distributrice, la Veneta Pesca srl, per la presenza mercurio oltre il limite consentito. L’assorbimento del mercurio (metilmercurio) è estremamente dannoso per l’organismo perché si accumula nei globuli rossi e viene trasportato in giro attraverso il sangue, andando ad alterare la funzionalità renale e quella della memoria, creando problemi motori, di coordinazione e favorendo l’insorgere di malattie cardiovascolari. I soggetti più a rischio sono anziani, bambini e, soprattutto, donne in gravidanza o che allattano. Il mercurio presente in elevate quantità nei prodotti ittici è in grado, infatti, di superare la barriera cerebrale e di attraversare la placenta la barriera cerebrale e quella cerebrospinale, raggiungendo il cervello e provocando seri danni al sistema nervoso centrale e allo sviluppo del feto come alterazioni dello sviluppo psicomotorio e ritardi mentali gravi nei nascituri. Il mercurio, peraltro, diffondendosi nel corpo può raggiungere anche la ghiandola mammaria e passare nel latte materno.
Nello specifico, ad essere coinvolto è solo ed esclusivamente il lotto 201265. Tutti i consumatori che avessero acquistato questo prodotto sono invitati a non consumarlo e a riportarlo presso il punto vendita dove l’hanno acquistato, che provvederà al rimborso o alla sostituzione.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia i consumatori, quando si va in pescheria, di preferire pesci mediterranei di piccole dimensioni, come alici e sardine, ricchi di nutrienti e meno a rischio di estinzione. Il buonsenso e le linee guida dei nutrizionisti, inoltre, suggerirebbero di non superare i 100 grammi alla settimana di pesce spada o tonno, mentre per le altre specie complessivamente si può consumare fino a 300-400 grammi di pesce alla settimana, alla luce dei grandi benefici per la salute che ne derivano. L’importante è variare molto le specie da portare in tavola, seguendo la stagionalità anche per il pesce e preferendo il mercato ittico locale.
Fonte: CinqueQuotidiano.it