Controlli serrati e misure stringenti per la pesca al di fuori delle acque EU ad opera di imbarcazioni battenti bandiera europea e per i pescherecci internazionali che pescano in acque continentali. Misure più severe per la concessione di autorizzazioni di pesca e l’obbligo di dimostrare la sostenibilità delle catture effettuate. Questo prevede il nuovo regolamento sulla pesca sostenibile delle flotte esterne, approvato ieri dal Parlamento Europeo (586 voti a favore, 56 contrari e 6 astensioni), sostenendo così la necessità di adottare misure robuste per la trasparenza, la sostenibilità e la responsabilità nel settore della pesca al di fuori delle acque comunitarie.
Il nuovo regolamento mira a rafforzare la lotta alla pesca illegale, e prevenire l’overfishing garantendo la sostenibilità degli stock ittici.
La proposta é stata accolta positivamente dal commissario Karmenu Vella. “Il regolamento, – ha dichiarato Vella – garantisce che le autorizzazioni di pesca siano concesse sulla base di criteri oggettivi. Si creerà anche un registro Ue delle navi interessate e la flotta comunitaria sarà monitorata ovunque operi”.
Anche l’ONG Oceana si congratula con il Parlamento europeo su una decisione ferma che rappresenta un’opportunità per rendere la pesca un esempio importante di trasparenza: “Questa decisione invia un messaggio chiaro alle altre nazioni e cioè che la flotta UE sta rispettando i più alti standard di trasparenza e legalità e che ci si aspetta che le altre nazioni ne seguano l’esempio”, ha detto María José Cornax (Oceana Europa)
La proposta sarà presto negoziata ulteriormente tra la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea.