A piccoli passi, ma qualcosa si muove per i nostri pescatori, attanagliati da una crisi senza precedenti a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID 19. La Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento alla Manovra Finanziaria che prevede misure in favore dei lavoratori del settore ittico (Art. 54 bis): si tratta della concessione di un trattamento di sostegno al reddito, per la durata massima di novanta giorni, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021, a causa della sospensione o comunque della riduzione dell’attività lavorativa.
Il sostegno è previsto per :
– i lavoratori marittimi di cui all’art. 115 del Codice della Navigazione imbarcati su navi adibite alla pesca marittima e alla pesca in acque interne e lagunari, ivi compresi i soci lavoratori di cooperative della pesca;
– gli armatori e i proprietari armatori, imbarcati sulla nave dai medesimi gestita;
– i pescatori autonomi non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie ad esclusione della gestione separata;
Questa misura di sostegno è incompatibile con le prestazioni di cassa integrazione in deroga e con le prestazioni del Fondo di integrazione salariale (DM n. 94343 del 3 febbraio 2016 ) e di altri Fondi di solidarietà bilaterali (DL n. 148 del 14 settembre 2015).
Le domande di adesione devono essere presentate all’INPS che provvede anche al monitoraggio del rispetto del limite massimo di spesa che è stabilito in 31,1 milioni di euro.
– I lavoratori autonomi hanno l’obbligo di fare domanda entro il termine di scadenza della fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa
– I lavoratori autonomi entro il termine di decadenza del 30 settembre 2021.
“Un timido, ma importante aiuto per i nostri pescatori che, come categoria, non godono di trattamenti di integrazione ad hoc, come accade invece per gli altri lavoratori. Chiaramente, come Associazione, siamo favorevoli a ogni forma di aiuto e sostegno, soprattutto in questo particolare momento storico. Proprio l’emergenza però e le difficoltà incontrate nel gestire i negativissimi risvolti economici, devono porsi da input per pensare a strumenti, per i pescatori e per le imprese ittiche, che non fungano esclusivamente da ristori occasionali, ma che siano in grado di sostenere concretamente e in maniera continuativa l’attività dei lavoratori del mare.”
Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale UNCI Agroalimentare.