La prima iniziativa del progetto mira a mappare l’attività di 100 piccoli pescatori in Francia e in Spagna con l’obiettivo di integrare nuovi dati complementari a quelli ad oggi disponibili per valutare la loro sostenibilità. Il Mediterraneo, noto come meta turistica, è anche un sito importante per la biodiversità e ospita tra il 4% e il 18% delle specie marine conosciute. Sostiene una fiorente comunità di piccoli pescatori che talvolta operano indipendentemente. Tra le 2.760 barche da pesca spagnole e 1.400 francesi, il 70% di quelle spagnole e circa il 90% di quelle francesi sono considerate di piccole dimensioni. Le condizioni di vita di 8.300 pescatori in Spagna e 2.300 in Francia dipendono dalla pesca nel Mediterraneo. Tuttavia, un limitato accesso alle risorse e ai dati spesso impedisce a questi pescatori di migliorare la sostenibilità della propria attività. In base ai pochi dati disponibili oggi sullo stato degli stock ittici, l’88% delle zone di pesca valutate nel Mediterraneo sono sovrasfruttate.
WWF e MSC lavorano simultaneamente su progetti di conservazione degli stock marini di tutto il mondo. Ora i dipartimenti francesi e spagnoli delle due organizzazioni nonprofit coinvolgeranno come terze parti dei periti che effettueranno un’analisi rigorosa e completa dei pescatori presi in esame. La valutazione sarà fatta in linea con lo standard MSC per la pesca, come punto di riferimento per la sostenibilità. Il Progetto Medfish durerà due anni e studierà 100 pescatori in entrambi i paesi. Quattordici aziende del settore ittico saranno poi “pre-valutate” in base allo standard MSC per la pesca sostenibile e verrà istituito un piano che agirà sulle criticità e guiderà i pescatori verso il miglioramento. Il progetto mira anche a collaborare con le aziende di trasformazione per incrementare la domanda di pesce certificato e per sviluppare un mercato di prodotti ittici sostenibili nel Mediterraneo. Grazie a questo progetto, alcuni pescatori potranno essere valutati per la certificazione MSC di pesca sostenibile. Per gli altri verrà implementato un piano di lavoro chiaro che gli permetterà di raggiungere la sostenibilità in futuro.
Camiel Derichs, direttore per l’Europa del Marine Stewardship Council, ha dichiarato: “Prodotti ittici e pesca sono sinonimi dello stile di vita mediterraneo, ma ci sono serie preoccupazioni circa la sostenibilità a lungo termine di molte aziende di pesca nel Mediterraneo. Al fine di garantire l’approvvigionamento di pesce per il futuro, la pesca deve essere sostenibile: mantenendo gli stock ittici sani e limitando l’impatto ambientale. La pesca sostenibile assicura vantaggi socio-economici a lungo termine per le comunità che dipendono da questa attività. Il pre-assessment per lo Standard MSC è un primo passo per aiutare le aziende di pesca a capire cosa è necessario per garantire l’approvvigionamento di pesce del Mediterraneo per le generazioni future”. Alfred Schumm, capo di Smart Fishing Initiative del WWF, ha dichiarato: “Il WWF ritiene che i pescatori hanno un ruolo fondamentale da svolgere affinché cessi l’overfishing che attualmente minaccia l’equilibrio della vita nel Mediterraneo e colpisce gravemente le comunità costiere, la cui sussistenza dipende dalla pesca. Sosteniamo le fasi chiave per implementare metodi di pesca sostenibili, preservare gli stock ittici, e garantire e migliorare i mezzi di sussistenza delle comunità costiere. Solo attraverso sforzi congiunti per rendere la pesca e l’intera industria globale di prodotti ittici completamente trasparente e sostenibile, possiamo fermare l’eccessivo sfruttamento dei mari”.
Affinché il progetto abbia successo, è fondamentale che le aziende del settore, le ONG, gli istituti scientifici, le PA, i fornitori e i distributori devono lavorare insieme.
Per saperne di più sul progetto, segui il link: http://www.project-medfish.com/
Fonte: TheFishSite