Settembre traccia una leggera linea di confine tra la stagione calda e quella fredda, una linea che vedremo decisamente più marcata verso la fine del mese. Ma già le condizioni meteo che interessano buona parte dell’Italia, piogge e calo delle temperature, ci ricordano che anche in pescheria sono in atto dei cambiamenti.
Rispettare la stagionalità dei prodotti ittici non significa certo privarsi delle buone pietanze a base di pesce ma semplicemente spostare l’attenzione su quello che il mare, naturalmente, ci offre.
Spazio allora sulle nostre tavole, tra gli altri, per sogliole, cefali e sardine, queste ultime interessano da sempre la tradizione culinaria di tutta la penisola.
Da nord a sud, dalle sardine ripiene alla genovese alle siciliane sarde a beccafico, è un tripudio di sapore di mare e anche di benessere. La sardina, sicuramente una tra le specie più economiche presenti sui banchi, portabandiera del pesce azzurro, è un ottimo alimento dal punto di vista nutrizionale, considerata super-cibo poiché offre al consumatore un notevole apporto nutrizionale in proporzione alle sue poche calorie, circa 110 kcal per 100 g di prodotto fresco.
Preziose fonti di proteine, vitamine D e B12, fosforo, calcio, ferro, magnesio e selenio (Il selenio è un ottimo alleato per prevenire l’acne e mantenere pelle luminosa e sana), le sardine sono ricche di grassi omega 3, toccasana per il cuore e per le arterie. Il colesterolo buono presente nelle sardine è utile per lo sviluppo cerebrale e per favorire la concentrazione.
Oltre a quelle fresche, le sardine in scatola, conservate solo con olio e sale, rappresentano un’ottima alternativa in cucina.