Rafforzare la cooperazione economica con l’Africa utilizzando le opportunità della blue economy rappresenta un’opportunità importante ribadita durante i lavori della Conferenza ministeriale Italia-Africa, “Incontri con l’Africa”.
Quest’anno, l’Italia ha l’opportunità storica di attirare l’attenzione della comunità internazionale sull’urgenza e la necessità di affrontare le tematiche ambientali ed energetiche in maniera coordinata, nel quadro della sua Presidenza del G20, ispirata alle tre “P”, People, Planet, Prosperity e del partenariato con il Regno Unito.
In tale contesto sarà privilegiato un approccio di lungo periodo, che miri ad accrescere la resilienza dei Paesi più fragili nella riposta alle sfide della tutela dell’ambiente e di una ripresa economica dopo l’emergenza sanitaria inclusiva e sostenibile, in linea con gli impegni sanciti nell’Accordo di Parigi del 2015, con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dell’Agenda 2063 dell’Unione Africana.
Durante gli importanti lavori inaugurati dal Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella e dalla sessione plenaria con Luigi Di Maio, Moussa Faki Mahamat (Unione Africana), Vera Songwe (ONU), Alok Sharma (COP 26), Mario Monti (Commissione pan-europea sulla salute e lo sviluppo sostenibile) e Emma Marcegaglia (B20), si è svolta anche una tavola rotonda dal titolo “Blue Economy: which development opportunities in Africa?”, in cui sono intervenuti, tra gli altri, Mario Mattioli, Giuseppe Palma e Massimo Zuccaro.
Alla Tavola Rotonda hanno partecipato ben diciannove Paesi Africani mediante l’intervento dei propri Ministri. Grazie al protagonismo di Assoittica Italia, la nostra filiera ittica appare quale protagonista autorevole per la diffusione delle nuove dinamiche della pesca nel Mediterraneo, conciliando sostenibilità, digitalizzazione, innovazione del settore, tracciabilità e autenticità dei prodotti ittici e la formazione per le nuove generazioni da inserire all’interno dei vari processi della filiera.
I risultati attesi dagli organizzatori degli Incontri riguardano innanzitutto la possibilità di presentare agli ospiti il contributo che l’Italia può dare in termini di partenariato con l’Africa sui temi della pesca, dello sviluppo sostenibile, tutela della biodiversità, del clima e della sostenibilità, per favorire il recupero post-pandemico e stimolare una maggiore cooperazione sociale ed economica su basi paritarie.
Si tratta di un primo passo che l’Italia intende compiere nello sforzo di fare “sistema” sul piano politico, istituzionale, industriale, esportando le potenzialità della green e blue economy all’estero, avviando strutturate iniziative di capacity building e condividendo strategie, piani e risorse per una ripresa economica globale dopo le problematiche causate dall’emergenza sanitaria.