Prosegue la “campagna d’informazione” promossa da Assoittica Italia rivolta al consumatore finale tesa a rappresentare i numerosi effetti positivi per la salute, apportati da una dieta ricca di pesce
Molti studi evidenziano l’importanza del pesce nello sviluppo del bambino, sia durante la gravidanza che nei primi anni di vita.
L’effetto benefico dei nutrienti contenuti nell’olio di pesce, durante la gravidanza è messo in luce da diversi studi ai quali si susseguono, sempre più ricerche in merito all’effetto positivo per lo sviluppo dei bambini dovuto al consumo di prodotti ittici.
La rivesta “Lancet” ha pubblicato uno studio, nel 2012, condotto dal National Institutes of Health di Bethesda, in America, evidenziando, su un campione di 11.875 donne in gravidanza, che il consumo al di sotto di 340 g di pesce alla settimana potrebbe ingenerare problemi sullo sviluppo cognitivo del bambino con ripercussioni sulla socializzazione e comunicazione.
Uno studio, poi, del 2015, della Scuola di Medicina dell’Università di Wollongong, Australia, ha riportato le considerazioni delle “Linee guida provenienti da Australia, Europa e Stati Uniti” che incoraggiano il consumo di pesce durante la gravidanza. La ricerca, pur evidenziando l’attenzione da prestare al consumo di determinati pesci per la presenza di alcuni contaminanti, indica i numerosi effetti positivi per lo sviluppo del bambino in seguito al consumo di prodotti ittici durante la gravidanza.
In quest’ottica l’EFSA – Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare con ben due rapporti, nel 2014 e 2015, ha evidenziato gli innumerevoli effetti positivi di una dieta ricca in prodotti ittici. Gli studi evidenziano la necessità di effettuare una scelta tra i numerosi prodotti ittici presenti in commercio rapportandoli agli eventuali pericoli connessi alla presenza di contaminanti. Infatti viene consigliato il consumo di 1-2 porzioni di pesce alla settimana e fino a 3-4 porzioni di pesce alla settimana durante la gravidanza che è stato associato ad effetti benefici sullo sviluppo neuronale del bambino.
Una sana e corretta alimentazione è sempre una carta vincente a tutte le età specialmente per i bambini in età scolare e per gli adolescenti. È quindi necessario che i giovani siano guidati verso un modello alimentare sano. Numerosi studi dimostrano che il consumo regolare di pesce, ottimizza la velocità di elaborazione cognitiva, l’apprendimento, la memoria e l’attenzione nei bambini.
È stato dimostrato che il cervello degli adolescenti si sviluppi fino ai venti anni, questo periodo di maturazione costituisce la base dello sviluppo delle funzioni cognitive, dei comportamenti sociali ed emotivi. In questa fase è importante non trascurare il giusto apporto di omega 3 con la dieta. Sperimentazioni suggeriscono che gli omega 3, tra l’altro, regolano la produzione endogena della melatonina che agisce sul ritmo circadiano regolando il ritmo sonno veglia, incidendo sulla memoria e la plasticità cerebrale.
Uno studio pubblicato nel 2017 sulla rivista “Scientific Reports” ha evidenziato che un consumo frequente di pesce nella dieta di bambini in età scolare compresa tra i 9 e 11 anni ha effetti benefici sul miglioramento della qualità del sonno, che nei bambini di 12 anni, si riflette positivamente sul quoziente intellettivo e quindi sul rendimento scolastico.
Un altro studio pubblicato nel 2012 su “Prostaglandines, Leukoyrienes and Essential Fatty Acid Jurnal” condotto su 700 studenti olandesi di età compresa tra 12 e 18 anni ha analizzato l’associazione tra il consumo di pesce e le performance cognitive. I risultati hanno messo in luce che una maggiore assunzione di pesce è correlata con migliori risultati scolastici soprattutto nelle materie di base, letterarie e scientifiche.
Secondo le “Linee di Indirizzo Nazionale per la Ristorazione Scolastica” del Ministero della Salute la frequenza di consumo del pesce per una corretta alimentazione è di 1-2 volte a settimana.