Cile: nuova fioritura algale compromette l’industria del salmone – L’industria del salmone in Cile è stata nuovamente colpita da una grave proliferazione algale, che è costata a due società un totale di oltre 4 milioni di dollari USA (3,49 milioni di euro).
Solo pochi giorni fa l’azienda agricola Blumar ha riferito di aver perso circa 760.000 pesci nei suoi siti a Punta Rouse e Isla Ester per un valore di circa 3,3 milioni di dollari (2,88 milioni di euro) praticamente quasi un terzo del suo stock in quella regione.
Anche la Salmones Austral ha comunicato che la fioritura algale ha ucciso 200.000 pesci al Centre Estra nella regione di Aysen, il sito gestito dalla sua controllata Salmones Pacific Star, con una perdita di 1,15 milioni di dollari (1 milione di euro). La mortalità rappresenta circa il 25% della biomassa totale della struttura.
Entrambe le società stanno lavorando per rimuovere tutti i pesci morti, che probabilmente saranno utilizzati per la produzione di farina di pesce. Salmones Austral ha dichiarato di aver messo in atto un piano d’azione impegnando tutte le risorse necessarie. Blumar invece ha fatto sapere di avere personale addestrato e attrezzature a disposizione per monitorare la fioritura (robot subacquei, veicoli telecomandati e altre attrezzature speciali). Attualmente altre società dell’area di Aysen stanno monitorando attentamente la situazione.
Questa è la seconda grande fioritura di alghe che colpisce gli allevamenti ittici cileni in meno di un anno. Il fenomeno purtroppo può interessare qualsiasi area, tre mesi fa Mowi e altri allevatori sono stati colpiti da un focolaio a Bantry Bay, in Irlanda, e nella primavera del 2019 un enorme attacco nella Norvegia settentrionale ha portato alla perdita di 14.500 tonnellate di pesce per un valore di almeno 232 milioni di dollari USA (202,28 miloni di euro).
Le fioriture algali sono un fenomeno naturale difficile da controllare o prevedere. Assorbono così tanto ossigeno nell’acqua che i pesci nelle gabbie degli allevamenti soffocano.