Creare cemento più forte dai gusci dei gamberi – Creare nanocristalli e nanofibre di chitina, ovvero il secondo biopolimero più abbondante in natura, da gusci di gamberi destinati allo scarto. Questo il lavoro dei ricercatori della Washington State University e del Pacific Northwest National Laboratory, pubblicando poi un articolo inerente alla ricerca su Cement and Concrete Composites. I cristalli di chitina, che hanno una dimensione di circa mille volte più piccola di un capello umano, aggiunti alla pasta di cemento, producono un materiale fino al 40 per cento più forte. In quest’ottica, anche il tempo destinato all’indurimento del cemento, in questo modo sembra essere ritardato di un’ora, circostanza molto importante per quanto riguarda le attività di trasporto a lunga distanza o la lavorazione del calcestruzzo, materiale largamente utilizzato, durante la stagione calda.
La produzione di cemento prevede un’alta intensità di carbonio e richiede l’uso di combustibili fossili per il raggiungimento delle elevate temperature richieste. L’industria del calcestruzzo sembra essere sotto pressione per ridurre le attuali emissioni di carbonio, perciò trovare metodi alternativi per la sua produzione sarebbe un ottimo aiuto per l’ambiente. Si stima che la produzione di cemento produca il 5% del totale mondiale delle emissioni di gas serra.
Allo stesso tempo se si pensa agli scarti di pesce, questi rappresentano un vero e proprio problema per la pesca perché molti di questi vengono scaricati in mare.
In effetti, i gusci di granchio sono costituiti per il 20-30% da chitina e per la restante parte da carbonato di calcio, un altro utile additivo per il cemento.
Aggiungendo chitina in nanocristalli al cemento, questo è migliorato per quanto riguarda la consistenza, il tempo di presa, la resistenza e la durata.
I ricercatori vorrebbero produrre l’additivo su larga scala visti i successi riscontrati durante questa importante ricerca.
Creare cemento più forte dai gusci dei gamberi