Il pesce spada, il cui nome scientifico è Xiphias gladius, è una specie ittica piuttosto diffusa: vive nelle acque temperate di tutti gli oceani e anche nel Mar Mediterraneo. Vive per lo più in acque poco profonde e non è raro che si avvicini alle coste. Si tratta di un pesce di taglia grande: l’esemplare adulto può raggiungere anche i 5 metri di lunghezza e un peso di 450 kg.
Il pesce spada viene pescato soprattutto a scopo alimentare: è comune sui banchi dei mercati e supermercati come prodotto fresco o decongelato e, in Paesi diversi dal nostro, viene utilizzato anche per la preparazione di prodotti in scatola. Come tutti i pesci di mare di taglia grande, subisce l’inquinamento delle acque e nelle sue carni si accumula una certa quantità di metalli pesanti, soprattutto mercurio. Questo è il principale motivo per cui è meglio evitarne il consumo frequente: basterà sceglierlo al massimo una volta ogni due settimane.
La pesca del pesce spada è diffusa soprattutto in Giappone e negli Stati Uniti. In Europa i paesi che dedicano più risorse alla pesca di questo esemplare sono la Spagna e l’Italia.
Come alimento il suo utilizzo è particolarmente diffuso nelle regione del sud Italia: in Sicilia e in Calabria è utilizzato per la preparazione di ricette tipiche.
Vediamo quali sono le caratteristiche nutrizionali di questo pesce.
Il pesce spada è un alimento piuttosto magro: una porzione da 100 g apporta solo 110 kcal. È principalmente una fonte di proteine dall’elevato valore biologico, ossia ricche di amminoacidi essenziali: questi macro nutrienti rappresentano circa il 20% del peso. Trascurabile se non assente è la quantità di carboidrati, mentre i grassi rappresentano il 3.5% del peso. Si tratta per la maggior parte di grassi polinsaturi essenziali del gruppo omega-3; del tutto trascurabile è la quantità di colesterolo.
La carne del pesce spada è anche un’ottima fonte di vitamine, soprattutto B6, PP, A e B12. Anche l’apporto di sali minerali è interessate: questo pesce è una buona fonte di potassio, ferro, calcio e fosforo.
Fonte GreenStyle.it