Il pesce è considerato un ottimo alimento anche per gli sportivi in quanto è costituito una elevata presenza proteica (con maggiore digeribilità rispetto alla carne) ad alto valore biologico che è particolarmente utile per gli aumentati fabbisogni proteici degli sportivi; inoltre ha un eccellente apporto in termini di grassi, specialmente di acidi grassi polinsaturi a lunga catena e soprattutto omega 3 (EPA e DHA), ottimi quantitativi di lecitine e in genere di fosfolipidi che migliorano i livelli di colesterolo e supportano la funzione cardiovascolare.
Lo sportivo, infatti, può trarre beneficio dall’assunzione di omega 3: le caratteristiche di questi nutrienti, infatti, possono essere un valido aiuto per l’atleta per mantenersi in forma (possono essere coadiuvanti alla perdita del peso corporeo) e tenere un alto livello prestativo.
Chi svolge attività sportiva è più esposto esposto di altri alle infiammazioni locali e generali e la tipologia del gesto sportivo può portare a infiammare (e logorare) un tessuto o un’articolazione, ma anche creare un “malessere generale” che può abbattere la capacità prestativa.
Sono stati misurati i “marker infiammatori” e diversi studi hanno confermato come un’assunzione regolare di EPA e DHA riesca a mantenere controllata l’infiammazione generata dall’attività sportiva.
La cosa più importante è tuttavia mantenere un perfetto equilibrio fra acidi grassi omega-3 ed omega-6 nell’alimentazione e questo si può raggiungere con una tipica dieta salutare come quella mediterranea, a base di abbondanti frutta e verdura, cereali integrali, prodotti ittici per almeno 3 porzioni settimanali di cui almeno 1/2 di pesce grasso, legumi ed olio extravergine d’oliva.
Per ogni sportivo è necessario stilare un’alimentazione personalizzata in base ad allenamento e gara/partita, scegliendo accuratamente le specie di pesce (in base al loro quantitativo di grassi) e le quantità, posizionandole nei momenti adatti nella giornata in base alle prestazioni sportive da compiere.